"Gabrielli, non esiste nessuna teoria gender"

"Mi rincresce constatare come l’assessore Giovanni Gabrielli abbia pensato di proporre la sua candidatura evidenziando come un punto di merito il presunto "controllo sulla diffusione della teoria gender nelle scuole". È quantomeno singolare che di questo controllo se ne occupino persone che evidentemente poco o nulla sanno del tema, se non ridurlo a uno slogan populista". Il candidato sindaco della coalizione "Tolentino città aperta" Massimo D’Este interviene su uno dei punti elencati dall’assessore della Lega tra i progetti portati a termine nel decennio (oltre a sicurezza stradale, videosorveglianza ecc.). "Non esiste nessuna teoria gender, ma solo studi di genere che nella didattica, se presenti, ed è raro, rientrano nel tema di sensibilizzazione alla tolleranza – aggiunge il candidato D’Este –, una componente essenziale dell’educazione di ogni bambino e futuro cittadino. Nulla da controllare quindi, tutt’altro. E’ bene ricordare come almeno a partire dal 2015, quando venne denunciata la presenza di elementi associabili alle cosiddette teorie gender nei libri scolastici delle nostre scuole, l’amministrazione di cui facevano parte Gabrielli, Massi e altri recenti candidati negò l’adesione di Tolentino al circuito di Nati Per Leggere, un’iniziativa pedagogica e culturale no-profit, promossa dall’azione congiunta dell’associazione italiana biblioteche, dall’associazione culturale pediatri e dal centro per la salute del bambino. A tutt’oggi, Tolentino rimane l’unica fuori dal circuito di questa iniziativa nazionale alla quale hanno aderito in toto le biblioteche della provincia. In recenti incontri con associazioni culturali e cittadini che della cultura hanno fatto la loro ragione di vita, una cosa è emersa e mi è stata subito chiara raccogliendo le istanze di tutti loro: a Tolentino la cultura deve trovare una nuova dignità. Noi puntiamo a un’alternativa".