Gentilucci non passa, stallo sull’Aato

Acqua, rinvio sul nuovo presidente. Parcaroli: "Incidente di percorso, avanti con il sindaco di Pieve Torina"

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di Franco Veroli

"Quello di questa (ieri, ndr) mattina è stato un incidente di percorso, dovuto all’assenza di alcuni sindaci. Ma c’è l’accordo. Torneremo a riunirci presto e avremo il nuovo presidente. Nell’interesse dei cittadini, a me interessa andare avanti. Sto lavorando alla due diligence per arrivare quanto prima al gestore unico del servizio idrico". Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia, commenta in questo modo la "fumata nera" dell’assemblea dell’Aato 3 di Macerata, che ha bocciato la candidatura alla presidenza del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, in quota FdI.

Al momento del voto diversi sindaci sono usciti, facendo scendere la percentuale dei presenti al 63,3%; il 14,8% di questi ultimi ha scelto di astenersi, mentre il 48,5% ha votato a favore di Gentilucci che, però, per essere eletto doveva superare il 50% dei consensi. Elezione mancata, dunque, per un solo punto e mezzo, un vuoto che, secondo Parcaroli, sarà agevolmente riempito nella prossima riunione dell’assemblea. Il voto, in verità, è arrivato dopo una discussione piuttosto animata nel corso della quale diversi sindaci hanno obiettato che Gentilucci, in quanto vice presidente del Parco dei Sibillini, non offre le sufficienti garanzie per il completamento dell’acquedotto del Nera (per il quale i Comuni hanno impegnato da anni significative risorse), visto che l’ente parco si oppone all’aumento dell’attingimento dell’acqua, per portarlo dagli attuali 200 a 300350 litri al secondo. Chi ha evidenziato questo problema, però, ha anche dato la disponibilità a votare lo stesso Gentilucci purché si dimettesse da vicepresidente del Parco dei Sibillini. È stato anche proposto che, in una logica di gestione unitaria, per equilibrare l’elezione di Gentilucci fosse assegnata la carica di vicepresidente al centrosinistra, e qualcuno ha detto che si poteva puntare su un altro nome. Indicazioni che non sono state raccolte e che alla fine hanno prodotto una sostanziale spaccatura, tradottasi nelle mancata elezione di Gentilucci. "Guardi – evidenzia Parcaroli –, per portare avanti il processo che si concluderà con la nascita del gestore unico serve una guida esperta e determinata. Ci sono sindaci che non vogliono Gentilucci, ma io credo che, al momento, sia la persona giusta per coprire questo ruolo. D’altro canto non è realmente emersa una candidatura diversa su cui tutti potessero convergere. Quanto al vicepresidente, questo decade nel 2024, a quel punto la carica sarà assegnata ad un rappresentante del centrosinistra".

Ma come si concilia la presenza di Gentilucci nel board del Parco dei Sibillini e la "questione Nera"? "Giuridicamente non c’è alcuna incompatibilità – prosegue il presidente della Provincia –. Quanto all’acquedotto del Nera voglio anch’io che sia completato; non sono campanilista, ma prima che il cosiddetto Anello dei Sibillini porti acqua in altre province, deve garantirla alla nostra. Ma servono investimenti importanti. Se, poi, Gentilucci dovesse ritenere opportuno lasciare la carica che occupa nell’ente parco sarà lui a valutarlo". Vedremo quello che succederà.