Sul gestore unico del Servizio idrico integrato, tema perennemente sul tavolo del dibattito politico, il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia ribadisce ufficialmente la scelta di dar vita, nel più breve tempo possibile, ad una società consortile di primo livello, con i sindaci garanti del mantenimento della gestione dell’acqua in mano pubblica. In più, Fratelli d’Italia lancia anche accusa per niente velata dall’altra sponda del confronto politico.
"C’è però chi punta a creare confusione per far saltare il banco e consegnare l’acqua in mano ai privati", afferma in una nota il direttivo provinciale di FdI. "La nostra posizione - si legge ancora nel documento - è coerente e chiara, rispetto alle voci discordanti del centrosinistra che stanno rimandando, in modo inconsapevole o peggio strumentale, un processo atteso da anni, danneggiando le tasche dei cittadini e il futuro delle nuove generazioni". Fratelli d’Italia evidenzia che da un lato il segretario provinciale del Pd, Angelo Sciapichetti, afferma di non aver mai avallato il modello consortile di secondo livello, dall’altro il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena, si schiera apertamente proprio per questa soluzione. Non solo: secondo Frateli d’Italia, Catena "sbeffeggia il confronto democratico tra le parti quasi a voler zittire i sindaci della montagna che, in quanto minoranza, non sarebbero meritevoli di libera espressione".
"Sarebbe opportuno – conclude la nota del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia - che i presidenti delle unioni montane esistenti nel nostro territorio si facessero sentire per bene, anche per evitare di alimentare le idee di qualche malpensante sul tacere per accordi presi sottobanco, magari attratti da qualche sirena treiese od osimana, contro il proprio territorio d’appartenenza. Così come sarebbe fondamentale che il centrosinistra dia una risposta univoca sul tema".
f. v.