Gestione dell’acqua, intesa nel centrodestra "Società di primo livello"

Gestione dell’acqua,   intesa nel centrodestra  "Società di primo livello"

Gestione dell’acqua, intesa nel centrodestra "Società di primo livello"

I partiti del centrodestra hanno raggiunto un accordo per il gestore unico del Servizio idrico integrato, vale a dire dare vita ad una società consortile di primo livello. Una scelta che poggia su due presupposti: la gestione dell’acqua deve rimanere in mani pubbliche, i garanti dei cittadini – nel rispetto del mandato di rappresentanza ricevuto – sono i sindaci, non le società di gestione. La proposta di costituire una società consortile di primo livello in cui i soci sono sia i Comuni dell’ambito sia le società operative, di cui alcuni Comuni sono soci, e che attualmente gestiscono il servizio idrico integrato, prevede che gli amministratori della società consortile siano nominati dai sindaci piuttosto che dalle società operative. Nelle valutazioni del centrodestra è "inaccettabile la proposta della sinistra di costituire una società consortile di secondo livello, nella quale i sindaci vengono messi alla porta e i soci sono solo le società operative che attualmente gestiscono il servizio. Piaccia o meno, finalmente c’è una proposta che, ovviamente,dovrà essere discussa nell’assemblea dell’Aato 3, dove ci sono altre posizioni. Certo è che bisogna accelerare – fanno sapere FdI, Lega, Forza Italia e Udc –: i tempi per evitare che la gestione del servizio idrico sia messo a gara e finisca in mano a privati sono molto stretti. Di gestore unico si parla da anni, ma finora senza costrutto: bisogna passare dalle parole ai fatti".