Gesuiti e Matteo Ricci: apertura con polemica

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L’inaugurazione della mostra ospitata nelle sale antiche della biblioteca.

Quattro sezioni per ripercorrere attraverso testi e foto il progetto dei gesuiti e di uno dei suoi esponenti più illustri: padre Matteo Ricci. Rimarrà aperta fino al 31 ottobre, nelle sale antiche della biblioteca, infatti, la mostra "Libraria. La biblioteca gesuitica e i primi studi di Matteo Ricci. Incunaboli, cinquecentine e rarità nel primo nucleo della biblioteca comunale Mozzi-Borgetti", a cura di Laura Mocchegiani. Le prime tre sezioni ripercorrono l’ordine della biblioteca gesuitica - cultura umanistica, scienza, giuristi - e la quarta, che si richiama alla storia dell’ordine, è stata dedicata a padre Matteo Ricci. L’obiettivo è mettere in risalto il progetto educativo dei gesuiti: un metodo pedagogico allo stesso tempo rigoroso, ma permeabile alle influenze della società. Dopo l’inaugurazione, avvenuta venerdì, a cui hanno partecipato il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore Katiuscia Cassetta, il vescovo Nazzareno Marconi, il presidente della Fondazione "Padre Matteo Ricci" Dario Grandoni e il direttore dell’Istituto italiano di cultura a Bruxelles, Paolo Sabbatini, però si è aperta una polemica. La consigliera Ninfa Contigiani (Pd), infatti, ha fatto notare come non sia stato invitato il professor Filippo Mignini. "Inaugurano una mostra su Padre Matteo Ricci e si dimenticano del suo più importante studioso italiano che è maceratese, chissà come mai...", si chiede la consigliera.