Giornata del rifugiato Macerata, migranti nei campi al fianco degli anziani

Festa con gli Orti sociali. Carancini: "Comunità accogliente"

Giornata del rifugiato

Giornata del rifugiato

Macerata, 21 giugno 2019 - «Qualcuno ha voluto raccontare che in questa città occorreva avere paura di persone che avevano un colore della pelle diverso dal nostro. Quello che raccontiamo qui, invece, dimostra come la comunità riesca ad accogliere e includere in maniera concreta e con grande amore». Il sindaco Romano Carancini racconta così il progetto degli «Orti sociali», curato dall’Auser e da cui, da circa un mese, agli anziani che coltivano un pezzo di terreno comunale, si sono affiancati quattro migranti arrivati a Macerata nell’ambito del progetto Sprar. Una sfida vinta, come l’ha raccontata l’assessore Marika Marcolini che, a breve, vedrà unirsi al gruppo altri tre migranti. Il progetto è stato presentato ieri proprio negli orti sociali di contrada Fontezucca, nell’ambito della Giornata del rifugiato, celebrata in tutta Italia.

«Questi ragazzi si sono dimostrati molto bravi nel tagliare l’erba – ha aggiunto l’assessore – e alcuni stanno cominciando a impegnarsi anche nel fare l’orto». «In città sono oltre 200 gli orti comunali dati in gestione all’Auser – racconta il presidente Antonio Marcucci –, 180 qui a Fontezucca e altri 35 a Santa Croce, ma poi ne abbiamo 25 anche ad Appignano e sono oltre 360 gli anziani coinvolti, che ora si aprono a questa nuova esperienza». Ma quello degli orti sociali non è l’unico progetto in cui sono coinvolti i migranti che arrivano a Macerata, perché c’è anche il laboratorio teatrale, curato da Giorgio Felicetti, in cui si sta lavorando a uno spettacolo che andrà in scena a fine anno.

c. sen.