SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

Giornata mondiale sulla Sla: "Il mio dolore trasformato in energia per dare un aiuto"

Il coraggio di Lauro Fabiani di Sforzacosta, che ha perso la moglie tre anni fa "Oggi l’iniziativa tra divertimento e sensibilizzazione per sostenere l’Aisla".

Lauro Fabiani con la moglie Luana Mogetta, morta poco prima di compiere 63 anni

Lauro Fabiani con la moglie Luana Mogetta, morta poco prima di compiere 63 anni

"Ho pensato che potevo ricordare Luana in modo diverso da quanto fino ad oggi il dolore mi ha imposto. E ho ritenuto di doverlo e poterlo fare non da solo, ma insieme agli altri, a tutti coloro che hanno vissuto la mia stessa terribile esperienza, anche per lanciare un messaggio positivo a chiunque, che è quello di trasformare la sofferenza in energia da destinare alla vita, al sostegno degli altri". Lauro Fabiani, di Sforzacosta, ha perso la moglie, Luana Mogetta, poco più di tre anni fa, il 4 maggio 2022, uccisa dalla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) poco prima di compiere 63 anni. Proprio oggi si celebra la giornata mondiale sulla Sla, un momento di attenzione dedicato alle persone affette da questa malattia, ai caregiver, cioè ai familiari che si prendono cura di loro, agli operatori sanitari e a chi lavora quotidianamente per difendere i diritti, promuovere la ricerca e costruire una società capace di rispondere in modo equo e competente ai bisogni complessi della comunità. E Lauro ha colto l’occasione per organizzare, insieme agli amici, in collaborazione con la polisportiva Juvenilia, una festa della musica a sostegno di Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), in programma oggi, a partire dalle 18, nello spazio del Green Planet all’Abbadia di Fiastra.

Si comincia con un aperitivo in musica con Lenny Dj e la contestuale apertura degli stand gastronomici; alle 19.30, medici ed esponenti di Aisla sottolineeranno il perché di questa manifestazione; alle 20.30 cena con "Pepenero" (menù fisso su prenotazione, chiamando Serena 389 1152259 o Giulio 333 6527979); alle 22.30 chiusura con "Vasco Live". Lauro è ormai attivissimo in Aisla, anche se modestamente sostiene di fare quello che può per aiutare chi si è trovato nella sua stessa "durissima situazione". "La malattia di mia moglie, scoperta nel 2019, è stato un tomento quotidiano, un tunnel senza via d’uscita". Nel territorio della Ast di Macerata, purtroppo, i casi di Sla sono in forte aumento (dal 2000 al 2024 sono più che raddoppiati) e colpiscono persone anche relativamente giovani, attorno ai 45/50 anni. Ogni anno quelli nuovi oscillano tra sei e otto, mentre i pazienti seguiti dalla equipe interdisciplinare di Neurologia, Rianimazione e Cure Palliative dell’ospedale di Macerata, in collaborazione con fisioterapisti, nutrizionisti e infermieri (compresi quelli dell’Adi), sono più di 30. Di fronte ad una situazione del genere sono state potenziate anche le attività e i servizi per prendersi cura dei malati, che comprendono anche interventi a domicilio e telemedicina. Ma rispetto alla Sla c’è ancora troppa insensibilità. "Il lascito di mia moglie è stato quello della sua autenticità – conclude Lauro –, quella che ci ha consentito di vivere insieme le piccole cose che fanno grande l’esistenza. L’ho ricordata per troppo tempo avvolto dalla tristezza, e credo che mai riuscirò del tutto ad evitare una situazione del genere. Ricordarla aiutando gli altri, però, mi restituisce Luana in tutta la sua positività".