di Gianfilippo Centanni
Entra in casa, chiama la mamma, la trova in camera, distesa sul letto: morta. Drammatica e straziante la sintesi della luttuosa vicenda, raggelante per Apiro, avvenuta sabato sera. Elisa Scuppa in Damico aveva 37 anni. Il figlio Nicola, sedicenne, era uscito: la madre era rimasta sola nell’appartamento di Via Littello. Nel pomeriggio il marito Emanuele, esperto apicoltore, essendo fuori aveva telefonato alla moglie per chiederle informazioni. Ma senza esito. Allora l’uomo si è rivolto al figlio, dicendogli di recarsi nell’abitazione per verificare. Raggiunto l’edificio, il ragazzo ha aperto la porta dell’ingresso. Nel silenzio, ha chiamato la mamma. Nessuna voce, finché l’ha rinvenuta esanime: era coricata sul letto, forse aveva accusato i primi sintomi del malore fatale. Sarebbe stata un’improvvisa crisi cardiaca a provocare il decesso. Il ragazzo ha così telefonato al babbo che si è attivato per allertare i soccorsi ed è rientrato. Alle 19.52 è giunta sul posto una squadra dei volontari della locale Piros e da Cingoli è arrivata l’equipe dell’automedica del 118: hanno provato a rianimarla, ma invano. L’arresto cardiaco sarebbe avvenuto nelle ore precedenti. "L’immatura scomparsa di Elisa — ha detto Ubaldo Scuppa, sindaco di Apiro, omonimo della defunta — ha prodotto unanime sgomento nella collettività. Elisa, casalinga dedita alla famiglia, era figlia unica di genitori meravigliosi, loro e i parenti sono persone eccezionali, note, stimate, operose, veramente in gamba". La salma, deposta nella casa funeraria Gigli-Sabbatini a Villa Strada, alle 17.30 di oggi sarà trasportata in Apiro per la cerimonia funebre che alle 18 verrà celebrata all’aperto, in Piazza Baldini, davanti alla chiesa di Sant’Urbano.