Gironacci silurata dal sindaco. Il caso finisce al Consiglio di Stato

L’ex assessore contesta il decreto di revoca firmato da Ciarapica, ritenuto corretto dal Tar. Il rapporto tra i due incrinato in seguito al passaggio della commerciante dalla lista civica alla Lega.

Gironacci silurata dal sindaco. Il caso finisce al Consiglio di Stato

L’ex assessore Manola Gironacci

Braccio di ferro sull’assessorato al turismo del Comune di Civitanova, Manola Gironacci non molla e fa ricorso al Consiglio di Stato contro il sindaco Ciarapica.

Una vicenda che sembrava chiusa dalla sentenza con cui il Tar delle Marche, lo scorso giugno giudicò legittimo il ritiro della delega nei confronti della commerciante da parte di Fabrizio Ciarapica che, dopo una prima bocciatura subita dal tribunale regionale, perché carente di motivazioni il primo decreto di revoca emesso il 30 settembre 2023, ne aveva firmato uno nuovo nell’aprile del 2024, accompagnato dalla dichiarazione di sfiducia di tre gruppi consiliari (Vince Civitanova, Forza Italia e Civitanova Unica) e dalle dichiarazione di consiglieri del centro destra che definivano Gironacci come un elemento che creava tensioni politiche nella maggioranza e che destabilizzava la coalizione.

Assistita dall’avvocato Pietro Siciliano, l’ex assessore ha fatto passare l’estate per valutare le contromosse, e poi ha deciso di proseguire la battaglia e ha presentato appello al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento dell’ultimo provvedimento firmato dal sindaco, atto che dal punto di vista di Gironacci viene giudicato illegittimo per violazione o errata applicazione della legge.

Nel ricorso viene inoltre ipotizzato l’eccesso di potere per carenza e contraddittorietà della motivazione, per arbitrarietà e sviamento dell’interesse pubblico oltre che l’infondatezza e la doppiezza delle dichiarazioni rese da alcuni consiglieri comunali.

Il rapporto tra Ciarapica e Gironacci si rompe nell’estate del 2023, quando il sindaco la accusa di essere passata dalla lista civica Civitanova Unica alla Lega, dopo un post Facebook in cui l’ex assessore dichiarava il suo feeling politico con il partito di Salvini anche se, di fatto, l’adesione ufficiale non l’ha mai effettuata.

l. c.