di Diego Pierluigi
Si è fermato a poco meno di cento voti dal traguardo, il sogno di Giuliana Giampaoli e delle sue due liste - "Cambiamo Corridonia" e "Centrodestra Corridonia" - di aggiudicarsi al primo turno il governo della città per i prossimi cinque anni. La giornata era partita sotto i migliori auspici con iniziale distacco netto dal vicesindaco uscente Manuele Pierantoni, ma poi la differenza si è assottigliata tanto da rimandare il verdetto al prossimo 26 giugno. "Siamo tutti soddisfatti dal risultato – ha analizzato Giampaoli fuori dalla sede elettorale di via Cavour – è stato un segno tangibile del buon lavoro anche se c’è un po’ di rammarico, in quanto la differenza di voti che ci è mancata per passare al primo turno è stata alquanto risicata. La nostra è una gioia consapevole, certo è che se avessimo vinto subito ci sarebbe stata una bella festa, però accettiamo il verdetto dei cittadini". Da registrare, inoltre, come la ex consigliera comunale del gruppo di opposizione "Corridonia Domani" si sia aggiudicata 13 delle 15 sezioni elettorali scrutinate ed ora si prepara ad affrontare il ballottaggio con una significativa forbice di vantaggio in cassaforte. "Ritengo che ora il comportamento più onesto e serio sia quello di incentivare la nostra proposta, cercare di convincere gli indecisi e portare a votare chi non lo ha fatto in quanto, al di là del risultato, per noi è anche importante far riaffiorare un senso di appartenenza della comunità verso la città". Alle urne, infatti, si è recato solo il 52,7 % dei 13.556 aventi diritto al voto. "Bisogna tenere conto del dato dei non votanti perché sarà anche importante analizzare la qualità del voto e capire non solo chi i cittadini hanno scelto ma che cosa – ha sottolineato Giampaoli – ci impegneremo nelle prossime due settimane a fare passare il messaggio che la città è unica, ognuna con le sue esigenze e necessità". L’alleanza con il fronte unito dei partiti di centrodestra ha dato i suoi frutti. "Abbiamo ritenuto fosse doveroso ridare ai cittadini l’opportunità di trovare il proprio riferimento in ogni casa, da destra a sinistra, e credo che sia stata sviluppata una operazione trasparente e che è stata offerta libertà di scelta ai nostri concittadini – ha concluso –. Ovvio che se fossimo stati solo in due a battagliare il risultato, forse sarebbe stato diverso e penso che i toni usati durante la campagna elettorale abbiano determinato questo risultato".
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