Giunta Acquaroli 2: ecco le nostre priorità

Il governatore ha presentato i nuovi assessori e fissato le urgenze: "Ridurre la burocrazia, più infrastrutture e messa in sicurezza del territorio"

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"Con i nuovi assessori siamo già in piena sintonia". Così, ieri, il governatore Francesco Acquaroli ha presentato la Giunta regionale 2.0 che vede tre novità, note, Goffredo Brandoni, Andrea Maria Antonini e Chiara Biondi, e tre conferme, Filippo Saltamartini (che si è cucito sul petto anche i gradi di vicepresidente), Francesco Baldelli e Stefano Aguzzi. "Oggi abbiamo la possibilità di collaborare con figure che fino a ieri erano sedute su questi banchi (riferimento agli ex assessori Mirco Carloni, Guido Castelli e Giorgia Latini) e che ora siedono in Parlamento. Nonostante il Governo si sia appena insediato – ha precisato Acquaroli facendo un punto di metà mandato – c’è già un’interlocuzione proficua sui temi, sui problemi e sui dossier delle Marche, che ovviamente conoscono molto bene". Introducendo i volti nuovi, il presidente ha parlato di persone che "hanno comprovata esperienza amministrativa e sono figure di assoluto rilievo e rispetto". Ora per il governatore le urgenze sono snellire la burocrazia, che pesa molto, il rispristino delle infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio. Poi, i tre nuovi assessori regionali hanno manifestato i propri propositi.

"Le priorità assolute sono quelle di cercare di dare un supporto importante al tessuto produttivo marchigiano che si presenta in grande difficoltà – ha spiegato l’ascolano Andrea Maria Antonini – per i problemi che tutti conosciamo: le calamità naturali, quelle sanitarie ed economiche. Ecco perché ritengo che la Regione dovrà lavorare parecchio per sostenere le aziende. Energia? Dovremo porre un’attenzione particolare allo sviluppo energetico e in tal senso il mio assessorato è strategico".

Goffredo Brandoni, ex primo cittadino falconarese, ha ricevuto le deleghe di Guido Castelli e in primo luogo si troverà ora ad affrontare le spine dei conti della Regione dove il bilancio è di 5 miliardi: "Rispetto ad un Comune ci sono altri supporti, uffici più strutturati come numeri - ha detto –. Di quei 5 miliardi, come sapete il 78% riguarda la sanità, mentre la rimanente parte è per gli altri assessorati e servizi.. Sulle emergenze, servirà organizzarsi e pianificare dopo i tagli della finanza pubblica avviati da parte del Governo centrale per gli enti locali, in particolare Comuni e Regioni, e le calamità che ci sono capitate, dal sisma all’alluvione, senza dimenticare la pandemia e la crisi energetica che ha ripercussioni su aziende e imprese".

Chiara Biondi di Fabriano è subentrata da assessore all’ascolana Giorgia Latini. "Io vengo dal territorio. Sono abituata a confrontarmi sempre con gli elettori, ma anche con tutti coloro che mi sottopongono delle richieste specifiche. Ho preso in mano i dossier più importanti che mi ha lasciato la collega Latini. Sulla Cultura, porteremo avanti la candidatura e la promozione dei nostri teatri, perché la nostra è la regione dei teatri. Sull’Istruzione, proprio ieri ho avuto il confronto con il ministro Valditara e gli ho fatto presente le criticità e le fragilità del nostro sistema scolastico che deve affrontare il problema delle classi pollaio e anche quello dell’applicazione troppo stringente delle norme contenute nel Dpr 812009, secondo il quale per la costituzione delle classi bisogna attenersi ad indicazioni numeriche, nonostante alcune deroghe che per le Marche non sono purtroppo favorevoli. C’è stata una certa apertura per concedere deroghe più importanti".