Gli amici del Cai: "Faremo tesoro del tuo stile e dei tuoi valori"

Il parroco: impariamo anche noi a puntare in alto come ha sempre fatto lui con forza e convinzione

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"Caro Maurizio, non è facile esprimere a parole il vuoto che lasci in tutti noi. Non posso fare a meno di ricordare il tuo sorriso speciale, la tua bontà d’animo, le tue buone maniere, la tua profonda umiltà, il tuo senso di appartenenza all’associazione con profonda serietà e responsabilità". È il messaggio che legge in chiesa Gianluca Lanciani, a nome della ‘scuola Giuliano Mainini’, sezione Cai Macerata –.Era un ragazzo che sapeva farsi amare, una virtù riservata a pochi, ma la sua breve presenza nella nostra scuola lascia tuttavia una traccia indelebile, persona competente, sempre disponibile con gli altri, desiderosa di apprendere e imparare, con innate capacità sportive. Sei un esempio per tutti – tiene a sottolineare Lanciani – e faremo tesoro del tuo stile e dei tuoi immensi valori. Sarai sempre nei nostri cuori. Le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici tutti".

A celebrare la funzione funebre, il parroco della Collegiata, don Franco Pranzetti, tutta l’omelia è dedicata alla forza di Maurizio e all’amore che sapeva trasmettere: "Più noi puntiamo in alto, otteniamo. Se puntiamo in basso, restiamo sempre al punto di partenza. Cosa signifca puntare in alto? Che c’è una mèta tanto grande che non possiamo neppure immaginare né pensare. Quando si punta in alto, abbiamo paura di come andrà a finire, se riusciamo a dare un senso oppure no, e se siamo soli a volte possiamo anche scoraggiarci, ma se siamo in tanti allora ci sentiamo meglio. Forse il silenzio in questi momenti è la cosa migliore, abbiamo anche bisogno di tanta forza e di tanta speranza. La passione di Maurizio che l’ha sostenuto tante volte e che gli ha fatto conquistare anche delle mete abbastanza inmpegnative, è stato anche un po’ il suo incontro con chi gli ha donato la vita. Per noi adesso è difficile, ci chiediamo perché? Che risposta possiamo dare? In effetti, una risposta a questo non c’è. Ci possiamo sentire uniti tra noi, farci forza tra noi, in questo momento in cui lui si presenta davanti al Signore, lui che puntava in alto. Vogliamo fare tesoro di quello che Maurizio ci lascia un po’ come un testamento, di tutto quello in cui lui ha creduto, ha sperato, ha voluto fortemente, impariamo anche noi a puntare in alto".

"A volte incontriamo delle difficoltà – chiude la sua omelia don Franco Pranzetti – e a volte queste difficoltà diventano insormontabili, ma se puntiamo veramente in alto otterremo qualcosa. Puntiamo a una vita con la V maiuscola, che non terminerà più".

c. g.