Di solito le conviviali si organizzano per ritrovarsi in occasione di ricorrenze o per rinnovare amicizie che il tempo ha sfilacciato. La conviviale che a Cingoli si è svolta nel ristorante Ragno d’oro è stata speciale: ha riproposto un’epoca e un’azienda importanti per l’economia del territorio. Quasi un centinaio tra dipendenti e collaboratori della storica azienda Barigelli, in attività nella frazione Villa Strada, hanno rivisitato e rivissuto le vicende che hanno proiettato il complesso a livello mondiale. "La ditta – ha ricordato l’assessore municipale Gilberto Giannobi, villastradese – inizìò nel 1965 con sette dipendenti: costruiva gli ‘imboccatori’ delle macchine per la battitura del grano, fino a occupare oltre cento lavoranti".
Da lì, l’evoluzione. "Si specializzò nella realizzazione di macchine agricole (per dirne alcune: raccoglipomodori, irroratori, moderni mulini per la macinatura delle olive) e in particolare di quelle per la raccolta delle barbabietole da zucchero, esportando l’eccellente produzione in tutto il mondo". Poi, la crisi. "Che divenne irreversibile – ha precisato Giannobi – quando in Italia si ebbe la negativa scelta politica di abbandonare la coltivazione delle barbabietole a favore dei paesi dell’est Europa. La conseguente chiusura degli zuccherifici, causò una crisi irreversibile per il settore e per l’azienda, costretta a cessare l’attività nel 2008. Resta ancora profondo il rammarico, lenito dalla consapevolezza che in quasi 45 anni ha generato notevole benessere e ricchezza per Villa Strada, il comprensorio di Cingoli e i comuni limitrofi di provenienza delle maestranze". Durante la conviviale sono risaltate l’abnegazione dei dipendenti (pronti a partire per le nazioni più lontane anche nei giorni delle festività, per fornire la puntuale assistenza tecnica alla clientela) la loro spiccata professionalità e l’orgogliosa sensazione di far parte della Pietro Barigelli e C. Spa.
Gianfilippo Centanni