PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Gli sport dimenticati. Le ragazze del basket senza una palestra: "Il Comune ci ascolti"

Silvia Mozzoni (Pink Basket): "C’è un inaccettabile divario di genere, le amministrazioni finora hanno dimostrato una scarsa sensibilità". Appello a Della Valle: "Qualche imprenditore illuminato ci aiuti".

Gli sport dimenticati. Le ragazze del basket senza una palestra: "Il Comune ci ascolti"
Gli sport dimenticati. Le ragazze del basket senza una palestra: "Il Comune ci ascolti"

Costrette ad allenarsi all’aperto, in attesa di una palestra adatta al loro sport. A trovarsi in questa condizione sono le atlete della società Pink Basket Macerata, che non sanno più a che santo votarsi. "Vogliamo portare all’attenzione pubblica il persistente e inaccettabile divario di genere che affligge lo sport – scrive la presidentessa Silvia Mozzoni –, e più in particolare la pallacanestro femminile, e sulla scarsa sensibilità delle amministrazioni comunali. Nonostante il movimento cestistico femminile maceratese si stia espandendo, con la creazione di una squadra senior dopo solo cinque anni di attività (di cui due sospesi dalla pandemia) e le tesserate in aumento, continuiamo a scontrarci con una serie di sfide che mettono a repentaglio il futuro del basket femminile nella nostra città. Le nostre atlete meritano un trattamento dignitoso". Ma trovano tanti ostacoli. "Innanzitutto la mancanza di spazi: la carenza di campi da basket di qualità è un problema urgente. Nei casi migliori condividiamo le strutture con altre squadre maschili; negli altri, più numerosi, le palestre sono occupate dalle solite società. Ci offrono la palestra della scuola Alighieri, talmente piccola che i canestri occupano la metà del campo". Le ragazzine dell’under 13, ancora senza un campo, si sono adattate a giocare all’aperto, in largo Pascoli, ma quanto reggerà il meteo? C’è poi la questione dei tempi. "Nonostante le richieste di assegnare le palestre prima della fine dell’estate, a oggi, e con campionati che iniziano il 22 ottobre, non possiamo accedere a quegli spazi perché occorre che i consigli di istituto accordino il nulla osta. Ma di chi sono le palestre? Davvero può un consiglio di istituto andare contro un’assegnazione fatta dal Comune? Sembra che questa pratica sia sconosciuta nelle località limitrofe, dove ci si muove in direzione opposta".

Infine, gli investimenti. "La loro mancanza è un ostacolo alla crescita del nostro sport. La nostra non è solo una società sportiva, è una comunità che comprende bambine e senior che hanno voglia di condividere il tempo con gli altri". La proposta è di usare i fondi del Pnrr, vagliando le possibilità: "Ampliare il PalaVirtus o cercare una sede più dignitosa alla Virtus. Oppure trovare uno spazio per un geodetico". La società ha pensato di fare appello a Diego Della Valle, "che costruì un bellissimo palazzetto a Serravalle, o a qualche altro imprenditore illuminato per raccontargli del nostro movimento di "orfane e sfollate" e spiegargli che al momento a darci una mano è stata solo la società di basket maschile. Chiediamo alle autorità locali di prendere sul serio queste preoccupazioni e di lavorare con noi".