GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Gli Stati Uniti d’Europa, così Cento anticipò Ventotene

La Giornata dell’Europa è l’occasione per ricordare il processo che nel secondo dopoguerra ha portato alla costituzione dell’odierna Unione Europea,...

La Giornata dell’Europa è l’occasione per ricordare il processo che nel secondo dopoguerra ha portato alla costituzione dell’odierna Unione Europea,...

La Giornata dell’Europa è l’occasione per ricordare il processo che nel secondo dopoguerra ha portato alla costituzione dell’odierna Unione Europea,...

La Giornata dell’Europa è l’occasione per ricordare il processo che nel secondo dopoguerra ha portato alla costituzione dell’odierna Unione Europea, ma è soprattutto un appuntamento per ribadire i fondamentali valori della pace e della solidarietà tra i popoli. Le Marche e la provincia di Macerata, in particolare, possono vantarsi di aver dato i natali a colui che in Italia può essere considerato il precursore del concetto di europeismo: il pollentino Vincenzo Cento, autore del saggio "Gli Stati Uniti d’Europa" pubblicato ben quindici anni prima del "Manifesto di Ventotene".

Nato a Pollenza nel 1888, fratello minore di Ferdinando (futuro Cardinale), Vincenzo Cento dopo gli studi si avviò alla carriera di insegnante. Assertore di un’azione pedagogica rispettosa dell’autodeterminazione dei giovani, all’indomani della "Marcia su Roma" egli abbandonò il posto di docente di filosofia all’Istituto magistrale di San Ginesio per fondare a Milano la Libera Accademia di Cultura. Nel 1924, con il breve saggio "Per la pace e la ricostruzione dell’Europa" vinse il primo premio al concorso internazionale bandito in America, Inghilterra, Francia, Italia e Germania sul tema "Come ristabilire la prosperità e la sicurezza in ciascuno dei detti paesi e in Europa, mediante la collaborazione internazionale".

In seguito Cento rielaborò il testo per farne un libro, che vide la luce nel 1926 con il titolo "Gli Stati Uniti d’Europa". In quel saggio – ripubblicato anni fa dalla casa editrice Quodlibet di Macerata – egli esprimeva una precisa idea di Europa, "quale concreto organismo di discordi interessi, armonizzati in vista di un superiore interesse comune". Un concetto chiave, ancora oggi sempre dichiarato, ma mai completamente attuato.

Il prossimo novembre ricorreranno gli ottant’anni della morte di Cento e potrà essere l’occasione per ricordare l’intera sua opera di pedagogista, filosofo, scrittore, nonché giornalista. Nel 1911, infatti, insieme al suo coetaneo maceratese Arturo Mugnoz, contribuì alla fondazione della rivista "L’Energia", stampata per alcuni anni a Macerata. Dopo la Liberazione, Cento fu chiamato a far parte del Cln in rappresentanza del Partito d’Azione e fu nominato sindaco di Pollenza.

Alessandro Feliziani