Gli studenti del Liceo Leopardi di Recanati si battono per una soluzione

Liceo Leopardi di Recanati ospitato nella scuola media Patrizi di via Aldo Moro: spazi insufficienti, studenti in Dad, personale scolastico in difficoltà. Dirigente scolastico Bracalente cerca soluzione per riavere gli spazi entro fine anno.

Gli studenti sul trasloco del liceo: "Ci batteremo per una soluzione"
Gli studenti sul trasloco del liceo: "Ci batteremo per una soluzione"

Non sarà proprio una passeggiata la presenza di cinque classi del Liceo Leopardi di Recanati, sede di Palazzo Venieri, nei locali della scuola media Patrizi di via Aldo Moro, perché di spazi per tutti ce ne sono davvero pochi. Sabato mattina un gruppo di liceali davanti a palazzo Venieri aveva improvvisato un flash mob per mettere in mora la politica che non è stata in grado di dare una risposta sollecita al problema della loro scuola scaricando su di loro il disagio prima della Dad e poi dei traslochi. "Quello che sta accadendo a Palazzo Venieri è sconcertante, scrivono i ragazzi di "Progetto Studenti": "Stiamo assistendo ad una situazione, ovviamente straordinaria, che produce conseguenze negative per gli studenti e per tutto il personale scolastico, al quale va la nostra solidarietà. Ci batteremo per trovare una soluzione più giusta per tutti". Una situazione questa dell’ospitalità della scuola Media che – chiarisce il dirigente scolastico Ermanno Bracalente – deve concludersi categoricamente entro fine anno perché il sacrifico imposto anche agli studenti della media non è certo poco: infatti non avranno più a disposizione i laboratori di lingue straniere, di scienze, musica e di arte oltre all’aula ad uso degli alunni Bes. Insomma alla scuola media sono rimaste solo le 14 aule per le 14 classi presenti "senza più laboratori e senza più spazi aggiuntivi per attività didattiche alternative o per gruppi di alunni". Il dirigente scrive il dirigente a tutte le autorità interessate oltre che alle famiglie dei suoi studenti. D’altra parte, aggunge, "in seno al collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo Gigli, riunitosi in seduta straordinaria il 29 settembre, alcuni docenti hanno espresso disaccordo verso l’agito del dirigente scolastico" che, tiene lui stesso a sottolineare, ha espresso parere favorevole all’accoglienza dei liceali "sia per il dichiarato carattere di temporaneità della soluzione organizzativa individuata, sia per spirito di collaborazione in un contesto di emergenza che costringe degli studenti, a prescindere dalla scuola di appartenenza, ad una didattica a distanza". Insomma, una mano la dà Bracalente a risolvere l’inghippo, che ha costretto nei giorni scorsi alcuni studenti del Liceo Leopardi a svolgere le lezioni in Dad, ma con l’impegno da parte di tutti perché siano create "tempestivamente tutte le condizioni affinché la scuola Patrizi possa, con l’inizio del nuovo anno solare, riguadagnare i propri spazi". Antonio Tubaldi