Green pass parchi acquatici, scoppia la guerra: "Le regole non sono uguali per tutti"

Ce ne sono due nei comuni vicini di Apiro e Cingoli, ma uno chiede la certificazione verde per l’accesso, e l’altro no

Il parco acquatico Eldorado di Apiro è stato aperto nel 1985

Il parco acquatico Eldorado di Apiro è stato aperto nel 1985

Macerata, 11 agosto 2021 - Due parchi acquatici in due comuni vicini, Apiro e Cingoli. Ma uno chiede il Green pass per l’accesso, e l’altro no. L’Eldorado di Apiro lancia così un appello pubblico alle autorità, denunciando la "discriminazione tra aziende della stessa tipologia che applicano alla stessa norma due comportamenti diversi". E chiede al suo Comune di intervenire su "un caso che danneggia anche il territorio". Da venerdì scorso il certificato verde è obbligatorio per alcuni ambiti della vita sociale. Per alcuni appunto, non tutti. Da qui la confusione.

Green pass dal 6 agosto: dove e a cosa serve - Green pass dopo la prima dose: come e quando si ottiene "I gestori del parco acquatico Eldorado da giorni stanno subendo le conseguenze negative create da questo dispositivo governativo – esordisce la struttura di Apiro –. La questione è diventata ancora più drammatica da quando il Parco Verde Azzurro, a pochi chilometri di distanza, che opera nello stesso settore, ha annunciato che per fare bagni e giochi d’acqua a San Faustino di Cingoli non c’è bisogno di Green pass. Perché? Lo chiedono costantemente i clienti dell’Eldorado alla direzione della struttura preferendo alla fine di scegliere San Faustino per evitare le complicazioni e le spese create dal rispetto della legge. La risposta è semplice, probabilmente il Verde Azzurro ha un diverso codice Ateco essendo a ridosso di un villaggio turistico. Ma le piscine del villaggio turistico non dovrebbero avere come clienti solo gli ospiti del villaggio?". Al parco acquatico non serve il certificato verde se è equiparato alle piscine all’aperto, come quelle di centri sportivi, alberghi, villaggi e stabilimenti balneari, per i servizi che vengono erogati all’interno delle strutture. Ma i gestori dell’Eldorado si chiedono per quale motivo si fanno accedere con gli stessi diritti anche gli esterni (esclusiva prerogativa dei residenti). "Accettiamo le regole della concorrenza – aggiunge il direttore del parco, Luigi Dottori – ma le regole devono essere uguali per tutti, non si può penalizzare solo quelli che rispettano la legge". Di qui la richiesta lle autorità competenti di "intervenire tempestivamente per fare chiarezza". L’Eldorado in pratica si vedrebbe sottrarre la clientela dal Verde Azzurro, con la motivazione che il suo parco è annesso al villaggio turistico. "Ma non applica la regola del Green Pass anche a chi è fuori dal suo perimetro, cioè a turisti e visitatori esterni – proseguono dalla struttura –. L’applicazione della regola è da noi contestata proprio perché la maggior parte della clientela viene dall’esterno, paga un regolare biglietto e quindi dovrebbe essere sottoposta alle regole di accesso". "Si tratta di un’applicazione della legge alquanto soggettiva – sostengono alla direzione dell’Eldorado – che alla fine discrimina sia l’azienda sia lo stesso Comune di Apiro, che vede andare un flusso consistente di turisti e clienti fuori dal proprio territorio. Per questo facciamo un appello anche al sindaco (Ubaldo Scuppa, ndr) per prendere una posizione decisa. Del resto, non possiamo lasciare soli gli imprenditori che applicano alla lettera la legge".