di Lorenzo Fava
"Mai come oggi il mondo del lavoro necessita di creare un legame sempre più forte e complementare con la formazione continua, la scuola, le Università, il sociale". Sauro Grimaldi, presidente di Confindustria Macerata, ha centrato il suo intervento di ieri al teatro Lauro Rossi nel corso dell’assemblea generale degli imprenditori della provincia sui cambiamenti del mondo del lavoro e sugli orizzonti, le strategie e le competenze per le imprese del futuro. "Il successo di un’azienda dipende dal valore, dalla professionalità e da quel patrimonio di conoscenze e abilità possedute della forza lavoro. Traino per l’economia, il lavoro è il nobile mezzo con cui una persona partecipa attivamente allo sviluppo del Paese, e la sua cultura parte integrante del processo formativo dell’individuo. L’attenzione al benessere e alla qualità della vita dei lavoratori deve essere sempre più al centro delle scelte aziendali. Perché ognuno possa essere "intraprenditore" di se stesso, si rende necessario un cambiamento nella politica della formazione che non sia solamente costituita dalla garanzia del lavoro in sé, ma assicuri alla persona gli strumenti e le conoscenze per gestire al meglio le proprie risorse". "È impossibile affrontare il tema del lavoro scindendolo dalle sue trasformazioni – ha proseguito Grimaldi –, tecnologia, nuovi mercati, demografia e purtroppo crisi economica sono elementi che caratterizzeranno i prossimi dieci anni. L’occupazione giovanile cala e quella degli over 50 cresce; i contratti privilegiano l’occupazione a termine piuttosto che quella a tempo indeterminato; ma l’occupazione femminile, che è sempre stato un problema del Paese, ha avuto un lieve miglioramento, così come il problema degli inattivi, che si sono ridotti, rispetto al 2007, di un milione di unità. Poi, secondo i dati Ocse, il 34% dei posti di lavoro sarebbe soggetto, con le nuove tecnologie, ad un profondo cambiamento di mansioni, che rende fondamentale la formazione continua a tutti i livelli. Credo necessario un cambiamento culturale". Secondo Grimaldi, "la sfida di oggi è ripensare il ruolo della scuola. Poi, sviluppare le Academy, modello innovativo indispensabile per rispondere alle richieste del mercato e formare competenze, specie in settori ad alto contenuto tecnologico". Grimaldi cita poi l’imprenditore matelicese Mattei, che creò posti di lavoro e una scuola di formazione anticipando i temi della nostra stagione, e chiude con Olivetti: "La fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica".