"Gruppo Kos, vogliamo giustizia e dignità"

Sit in dei lavoratori con i sindacati davanti all’Istituto Santo Stefano: "A rischio le ferie dei fisioterapisti e mancano gli infermieri"

"Gruppo Kos, vogliamo giustizia e dignità"

"Gruppo Kos, vogliamo giustizia e dignità"

di Giorgio Giannaccini

"Buffoni", "Giustizia e dignità" e "Uscite a parlare con noi". Sono state queste la frasi urlate ieri pomeriggio da una sessantina di lavoratori – a dir poco furibondi – davanti all’Istituto Santo Stefano di Porto Potenza, anche se poi nessuno si è affacciato per parlare con loro. E’ quanto avvenuto durante l’accesa manifestazione di protesta organizzata dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che chiedono migliori condizioni di lavoro per oss, infermieri, fisioterapisti ed educatori attivi tra la Rsa di Montecosaro e l’Istituto Santo Stefano, che appartengono al gruppo Kos Care. Per il servizio d’ordine, c’erano gli agenti della Questura di Macerata, la digos, la polizia locale e i carabinieri. Il corteo dei lavoratori ha percorso più volte il perimetro della struttura portopotentina e quindi si sono alzati tanti cori di disappunto contro la direzione. "Al Santo Stefano sono a rischio le ferie dei fisioterapisti e pare che a oggi non c’è una soluzione – ha tuonato Mariella Mazzalupi di Cisl Fp –. A Montecosaro invece sono state rotte le trattative, perché da una recente riorganizzazione della struttura sono venuti a mancare gli infermieri, e quelli in servizio lavorano un’ora in più al giorno, non retribuita. E di notte c’è un unico infermiere per 85 pazienti". Arrabbiato pure John Palmieri di Fp Cgil. "La vicenda della Rsa di Montecosaro è ormai nota: dal primo dicembre il gruppo ha deciso di tagliare il personale, quindi meno infermieri e oss – ha detto Palmieri –. Questo ha diminuito i livelli assistenziali, aumentato lo stress da lavoro dei dipendenti e molti di loro si vogliono dimettere. Quanto al Santo Stefano, ci sono gravi carenze di educatori e fisioterapisti. Ciò ha generato negli ultimi mesi un accumulo di ferie per i lavoratori, che ha superato le 200 ore cadauno". Per questo motivo, concludono Mazzalupi e Palmieri, "abbiamo interessato sia il settore accreditamento della Regione che l’ispettorato del lavoro. In attesa del loro responso, abbiamo attivato lo stato di agitazione e dopo i passaggi dovuti con la Prefettura è probabile che si andrà allo sciopero generale". Alla manifestazione di ieri hanno preso parte anche i rappresentanti del Pd locale, con il capogruppo Enrico Garofolo, il segretario Stefano Dall’Aglio e l’ex deputato Mario Morgoni (che è ritenuto il possibile candidato sindaco dei dem per le elezioni del 2024). "Da tempo si ha notizia delle mobilitazioni sindacali, a causa di turni, carenza di personale e condizioni lavorative – ha detto Morgoni –. Noi siamo qui al fianco dei lavoratori. Invitiamo proprietà e Regione ad assumere un’iniziativa per trovare un equilibrio e non penalizzare i dipendenti".