Guardiamo il bicchiere mezzo pieno

Migration

Mauro

Grespini

Non andiamo un granché bene, l’anno nel Maceratese è cominciato con tanti casi (e vittime) di Covid e ora si avvia al tramonto con una serie di dati statistici che fotografano una provincia in difficoltà tra inflazione alle stelle, molte imprese costrette a chiudere, ricostruzione post sisma in ritardo, sanità pubblica allo stremo... E via dicendo! L’elenco negativo potrebbe continuare a lungo, passando per la scarsa propensione allo studio da parte dei più giovani o per l’aumento delle denunce legate all’uso di sostanze stupefacenti, fino ad arrivare al triste e progressivo calo demografico della popolazione residente. Ma ci fermiamo qui, la nostra ultima "Piazza" del 2022 non vuol essere un bagno di lacrime. Certo, la qualità della vita in provincia sta regredendo (abbiamo perso 29 posizioni in due anni), ma ci saranno state – e ci sono – anche pagine positive, rassicuranti, che ciascun lettore serba nel cuore o ha chiare in mente sulla base del proprio vissuto. Ecco, partiamo da questo, dal bicchiere mezzo pieno, guardando con fiducia al 2023, pronti a rimboccarci le maniche per fermare il declino e risalire poi la china. Insomma, rivendichiamo per noi stessi, per i nostri figli, la speranza in un futuro migliore. "Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno (…), ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno...", cantava Lucio Dalla ne "L’anno che verrà": "Ho fatto una canzone tutt’altro che pessimista – diceva il grande cantautore (morto dieci anni fa) –, non ci sono miracoli, l’unico che possiamo fare è quello su di noi: essere sempre funzionanti, non vedere sempre il nero, il terribile".