"Ha avuto il Covid, torni libera"

Accolto il ricorso in Cassazione: revocato l’obbligo di dimora

CIVITANOVA

Torna libera un’altra dei no vax coinvolti nell’inchiesta sui vaccini bluff. Si tratta di una civitanovese 44enne. Anche lei lo scorso dicembre sarebbe andata ad palazzetto dello sport di Ancona, perché l’infermiere Emanuele Luchetti, in cambio di almeno 300 euro, fingesse di somministrarle il vaccino e le consentisse di avere il Green pass. Accusata di corruzione, peculato e falso ideologico, la donna aveva avuto l’obbligo di dimora e di firma, con il divieto di uscire di notte. Assistita dall’avvocato Giampaolo Cicconi, la donna si era rivolta al riesame, che però aveva confermato le misure. Allora ha fatto ricorso in Cassazione. La civitanovese aveva spiegato che, avendo contratto il Covid-19, ormai aveva un Green pass valido e quindi non c’era alcun pericolo di reiterazione del reato. Questa tesi era stata condivisa anche dal procuratore generale, che pure aveva chiesto la revoca della misura. La Corte ha condiviso la tesi difensiva, ma ha indicato un altro punto debole dell’ordinanza del gip di Ancona, e cioè il fatto che non fosse indicato alcun motivo per cui si potesse pensare che l’indagata avrebbe commesso altri reati del genere.