Ha lavorato anche nei cantieri del sisma

Il difensore Cofanelli: "Da anni non ha più partecipazioni nelle società interessate dal provvedimento"

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"Sulle società sequestrate, il mio assistito ha perso da anni ogni partecipazione" ribatte l’avvocato Gabriele Cofanelli, che assiste Giancarlo Iorio Gnisci. Ma sull’imprenditore ha pesato il curriculum penale. "Nel procedimento a Palermo – precisa il difensore - l’unico elemento su cui la pubblica accusa muove una censura è caratterizzato da 5mila euro, una singola operazione bancaria; la modestia dell’importo e l’assenza di ulteriori elementi indiziari hanno comunque permesso un rinvio a giudizio privo di qualsivoglia misura limitativa della libertà e soprattutto senza che al mio assistito venisse formulata una accusa di natura associativa". Quanto poi al sequestro di ieri, "sembrerebbe involgere una serie di società sulle quali Iorio ha perduto da anni ogni cointeressenza, tanto che per l’udienza del 5 maggio mi riservo il deposito di una completa analisi tecnico-contabile che possa attestare non solo l’estraneità del soggetto, ma soprattutto l’assenza di un collegamento con associazioni di natura criminosa". Nelle 40 pagine con cui il tribunale di prevenzione di Ancona ha disposto il sequestro, accogliendo la richiesta della procura di Macerata, ci sono gli elementi su cui è fondata la misura. Per prima cosa c’è il casellario, con una serie di reati "lucro-genetici": una condanna a tre anni per distrazione di beni, un procedimento per bancarotta fraudolenta per la sparizione di 700mila euro della Riabita Costruzioni; l’accusa di aver distratto 60mila euro della Iorio For Home. Ci sono poi denunce dal 2007 per l’esecuzione di lavori in totale difformità e per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il 22 dicembre 2015 l’imprenditore fu arrestato per millantato credito, per cui ha patteggiato la pena. Nel 2016 è stato condannato per truffa. Nel 2018 è stato condannato per gestione rifiuti non autorizzata. Nel 2020, già sottoposto a misura di sicurezza, avrebbe fatto da intermediario per la transazione di immobili e terreni a Mogliano con un pregiudicato. C’è poi a Palermo il procedimento per riciclaggio, in favore della clan di Francesco Graziano. Il provvedimento ripercorre anche la vita delle aziende, partendo dalla Gesuelli e Iorio: ci sono state la Riabita Costruzioni, la G & G Costruzioni, la New Birth Building con sede a Londra (per la vendita fittizia di un complesso mai realizzato a Morrovalle). Tra il 2008 e il 2012 Iorio dà vita a otto società, tra cui Unoper, Cim Costruzioni, Blu Sky, M.I.S Costruzioni, A.M.A. Costruzioni, Blu Wave. Dopo l’indagine di Palermo, Iorio figura solo come dipendente della Pa.Ma Costruzioni, intestata alla ex moglie Patrizia Petracci, e della El.Gi., della sua compagna Elisabetta Piccinno, la falsa avvocatessa delle truffe con le aste. Con queste società ha lavorato anche nei cantieri del sisma, ad esempio con il campus di Camerino poi finito sotto sequestro. Vendite, cessioni di quote, operazioni simulate su immobili in tutta la provincia sono passate al setaccio, individuando sedi fittizie, capitali inesistenti, e un giro di centinaia di migliaia di euro.

p. p.