"Ha rapinato la madre" Condannato un 32enne

Urbisaglia, sotto accusa dopo la denuncia fatta dalla donna ai carabinieri. Il figlio l’aveva bloccata e poi le aveva strappato la borsetta con 40 euro

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di Paola Pagnanelli

Accusato di rapina ai danni della madre, è stato condannato il 32enne di Urbisaglia, Michele Pantanetti. La pena inflitta è di due mesi, perché aggiunta ad altre sentenze relative a episodi precedenti. Il fatto esaminato ieri in tribunale era successo il 21 settembre del 2017. Pantanetti, in teoria residente con i nonni, si era presentato a casa della madre. Ma lei, sapendo che il figlio veniva a cercare soldi e conoscendo i suoi problemi legati agli stupefacenti, era uscita da una porta secondaria per non farsi trovare. Lui però l’aveva aspettata nascosto in soffitta, e quando poi lei era tornata, l’aveva bloccata. Era nata una discussione, il figlio le aveva chiesto dei soldi e lei si era rifiutata, ma all’improvviso lui le aveva preso la borsa dalle mani, nella quale c’erano 40 euro. E con quelli se ne era andato. La donna si era rivolta ai carabinieri segnalando quanto appena accaduto, come già aveva fatto anche nelle circostanze precedenti. Così Pantanetti è finito sotto processo per rapina. Ieri mattina, per lui, si è chiuso il processo, in tribunale a Macerata. Dopo avere sentito i testimoni, tra cui la madre del giovane uomo, che ha confermato la vicenda, il pubblico ministero Rosanna Buccini ha chiesto la condanna dell’imputato a cinque anni di reclusione. L’avvocato difensore, Luca Froldi, invece ha fatto presenti gli episodi precedenti e la situazione complessa della famiglia e del 32enne di Urbisaglia. E alla fine i giudici hanno condannato l’urbisalviense alla pena di due mesi, in continuazione con le condanne già pronunciate in merito ai fatti precedenti dello stesso genere. La sentenza di ieri comunque non è definitiva, e l’imputato potrà fare l’appello.