REDAZIONE MACERATA

Holding lombarda rileva lo Speedway, è la stessa del Polisportivo

La società ha acquisito la struttura a San Savino. Ignoto per ora il progetto.

Dopo decenni di abbandono, lo Speedway Park ha un nuovo padrone. Ad acquistarlo è una società lombarda, la stessa che ha manifestato interesse per l’area del Polisportivo. Non ci sono al momento progetti. La zona nel Prg ha una destinazione turistico-ricettiva ed è difficile ipotizzare modifiche radicali. Voci in libertà parlano di un resort, altre di una Rsa, ma sono solo voci. Situato in una posizione invidiabilissima sul colle più elevato di San Savino, il complesso è stato realizzato negli anni ’70 dalla famiglia Carpineti. Sin dalle origini, ha svolto la funzione di albergo-ristorante gettonatissimo nei grandi eventi: a farlo passare alla storia, però, è stato soprattutto lo speeday, sport motoristico con mezzi senza freni, molto praticato in Australia e pressocché sconosciuto in Italia. L’investimento fu azzeccato: tribune gremite in ogni evento, spettatori anche dalle regioni vicine. Grande spettacolo ma anche pericoli. Furono diversi gli incidenti, e uno mortale. La vittima fu un giovanissimo centauro svedese. La pista venne presto chiusa, continuò per poco l’attività di ristoro.

Adesso c’è un nuovo proprietario, lo stesso che ha presentato un progetto per il villaggio turistico a sud della città. Ma le opposizioni sono contro, la maggioranza divisa, le società che oggi fruiscono del Polisportivo non sarebbero del tutto contrarie. Come contropartita, la holding lombarda garantirebbe un nuovo impianto, ma la contestazione dilaga. Negli anni ’50, la reazione fu identica quando si demolì l’ippodromo per costruire lo stadio.

Giuliano Forani