Macerata, incendio in un appartamento all’Hotel House / FOTO

Giallo sulle cause, indagini dei carabinieri

Vigili del fuoco davanti all'Hotel House a Porto Recanati (foto Demarco)

Vigili del fuoco davanti all'Hotel House a Porto Recanati (foto Demarco)

Macerata, 2 novembre 2017 - Incendio con giallo all’Hotel House. Va a fuoco un appartamento di 65 metri quadrati all'ottavo piano, scala B (interno uno), del palazzone di Porto Recanati, ma il proprietario non c’è da mesi, l’abitazione risulta disabitata perché sotto sequestro giudiziario (FOTO).

Almeno sulla carta. Perché la porta presenta segni evidenti di effrazione, non troppo recenti, e i condomini sostengono che da una quindicina di giorni l’interno uno fosse occupato da qualche sbandato, che si imbucava là dentro per passare la notte. Secondo le indagini, anzi, l'appartamento era spesso utilizzato da un paio di clandestini che ne avevano fatto la loro base di spaccio. Le fiamme sono divampate ieri verso le 23.30 e il primo ad arrivare là davanti, un macedone, racconta che la porta di legno era spalancata e all’interno bruciava il materasso e quella poca mobilia che c’era in camera da letto. E mentre dal palazzone partiva la chiamata al centralino dei vigili del fuoco e col passaparola si evacuavano i condomini, in quattro o cinque si sono armati di secchi per provare a salvare il salvabile, finché il fumo lo ha permesso. Impresa impossibile. I vigili del fuoco, corsi in forze da Civitanova (due squadre) e Osimo, hanno dovuto indossare mascherine e respiratori per introdursi nell’appartamento invaso dal fumo, e per completare le operazioni di spegnimento, durate quasi un’ora, è stata utilizzata anche una autoscala, con cui i pompieri si sono issati fino al settimo piano dal piazzale del condominio presidiato dai carabinieri del radiomobile e della stazione di Porto Recanati.

Le cause. Nessun dubbio sul fatto che il rogo sia stato provocato dalla mano di ignoti, probabilmente per colpa e non dolo. All’interno dell’appartamento non sarebbero state rinvenute tracce di liquido infiammabile, né taniche o contenitori di vario tipo. Più probabile che a scatenare le fiamme sia stata l’imperizia, una distrazione o la negligenza di qualcuno, che poi vista la malaparata s’è squagliato, dato che là dentro non poteva neanche stare. Ora sta ai carabinieri capire chi. I danni. L’appartamento ha riportato gravi danni alle murature e al solaio e risulta inagibile. È stato posto sotto sequestro, così come l’interno corrispondente al piano superiore, anche questo disabitato.

ale. cap.