I cicloamatori del Gs Fontespina "Bene il patto per la ciclovia 77, così si può rilanciare il turismo"

Il gruppo sportivo plaude all’iniziativa del Comune "Avanti su questa strada"

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di Giuliano Forani

"Il nucleo cicloamatori del Gs Fontespina 2000, club storico di interesse nazionale, accoglie con entusiasmo la notizia che qualcosa si muove per realizzare la ciclovia 77, che consentirà di raggiungere l’interno della provincia, fino a Foligno, in sella alla bici e lontano dai pericoli". Esterna soddisfazione a nome di tutta l’associazione Ermanno Sagretti, che tiene a sottolineare come a proporre per primi il progetto siano stati proprio i cicloamatori del gruppo, d’intesa con i cicloamatori di Foligno. Sagretti evoca anche una biciclettata memorabile di cicloamatori partiti da Foligno e Civitanova, che raggiunsero Muccia per incontrarsi ed elaborare idealmente un progetto, sul quale poi coinvolsero i vari Comuni. "Era il 6 settembre 2020 – dice – e percorremmo un’ottantina di chilometri. Adesso accogliamo con piacere la notizia che l’amministrazione ha siglato un atto di indirizzo, che non significa opera dietro l’angolo, ma interesse per un progetto che sta a cuore a tanti". Il primo gruppo promotore si è creato in città il 20 dicembre, quando si è disegnato anche il percorso. "La ciclovia 77 – aggiunge dal canto suo il segretario del Gs, Osvaldo Miandro –, oltre a dare impulso alla pedalata amatoriale, darebbe visibilità anche ai paesini dell’entroterra, dove regnano la cultura, la storia e usanze semplici e affascinanti". In quel 20 dicembre, a condividere l’idea furono non solo Sagretti e Miandro, ma tutti i dirigenti, dal presidente Pasquale Morresi ad Amedeo Crocenzi, Nazzareno Paolucci e il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, anche lui socio del Gsf 2000. Presidente del comitato è stato eletto Olimpio Bernardini, con lui collaborano Alberto Marinelli, Giovanni Cartechini, Maurizio Giustozzi e altri. Un sopralluogo sul percorso, in precedenza, era stato fatto fino a Montecosaro dallo stesso Sagretti, da Sandro Monachesi e Franco Cuppoloni. "Il piano di fattibilità – dice sempre Sagretti – è stato più volte sollecitato. L’atto di indirizzo è un primo passo, ci auguriamo ne seguano altri. Tra l’altro è anche l’occasione per lanciare il turismo, scoprire luoghi e paesi finora nascosti e favorire lo sviluppo del piccolo commercio".