
Narciso Ricotta, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, contesta la gestione di Sferisterio Live
"Il Comune non incassa i soldi per i concerti di Sferisterio Live: c’è il fondato rischio di un danno erariale". Così Narciso Ricotta, capogruppo del Partito democratico, sui mancati introiti legati alla stagione dei concerti che tanti spettatori richiama allo Sferisterio. Per il consigliere d’opposizione, però, la manifestazione non ha ricadute positive per le casse comunali, visto che gli incassi finirebbero tutti nelle tasche dei privati che organizzano gli eventi. Spiega Ricotta: "Nel 2023 il Comune ha approvato la bozza di convenzione con l’Associazione Sferisterio per la gestione dei concertiper gli anni 2023, 2024 e 2025. La convenzione prevede che “l’organizzatore dello spettacolo”, un’agenzia privata, “è tenuto a versare anticipatamente il canone d’uso dello Sferisterio nella misura di mille euro più Iva per ogni concerto”". Il capogruppo del Pd nota che la cifra è di molto inferiore "rispetto al canone d’uso giornaliero normalmente richiesto per lo Sferisterio, che ammonta a 7.602 euro + Iva sia nei giorni degli spettacoli che in quelli delle prove; 3.801 + Iva per le prove svolte in orario pomeridiano; tariffe ridotte del 50% in caso di richieste di associazioni iscritte all’albo del Comune".
Ricotta ricorda come lo Sferisterio abbia ospitato dieci spettacoli nel 2023 e 11 nel 2024: il Comune avrebbe dovuto incassare 25.620. Una somma che però non è stata mai introitata nelle casse del Comune: infatti, l’Associazione Sferisterio non ha verificato che i soggetti organizzatori dei singoli spettacoli versassero il canone d’uso né il Comune ha richiesto il pagamento". Dopo un accesso agli atti di Ricotta, "il Comune ha risposto che il versamento risultava non effettuato perché quanto previsto dalla convenzione sarebbe in contrasto con un altro articolo della convenzione stessa. Non si comprende perché questa incongruenza non sia stata corretta, né si capisce perché sia stata risolta a favore dei privati e a danno del Comune". Ricotta segnala, infine, che negli anni passati il Comune aveva anche "subìto il costo della promozione della rassegna, direttamente o tramite sponsor contattati dall’ente". Ora una delibera del Comune riafferma che i privati nel 2025 dovranno pagare mille euro a concerto (in totale 12mila) e – dice Ricotta – "sembra correre ai ripari almeno per i costi di promozione. Ma resta il mancato pagamento del canone d’uso dello Sferisterio, che ancora perdura".