Arriva la replica del consigliere comunale Narciso Ricotta, con una conferenza stampa indetta all’indomani delle dichiarazioni di Gigi D’Alessio, ospite della rassegna musicale Sferisterio Live sul palco dell’arena giovedì sera. Difendendo la sua gavetta di pianobar e sagre dai commenti dei consiglieri, il cantante li aveva invitati a cambiare lavoro e partire in tour con lui. "Non mi sottraggo all’ironia, ma quando si supera un certo limite è opportuno mettere un freno – commenta Ricotta –. Ho contestato la mancata ospitalità dei partecipanti al festival del folklore; ho contestato il contributo dimezzato al festival e l’invito rivolto a Li Pistacoppi a trasferire lo spettacolo principale dallo Sferisterio alla terrazza dei Popoli; ho dichiarato che l’amministrazione preferisce dare risorse allo Sferisterio con Gigi D’Alessio & Company piuttosto che al motivo di orgoglio frutto della nostra tradizione".
Non un giudizio personale sull’artista, come sottolinea il consigliere, ma una critica alle scelte culturali del Comune. "Non ho dato un giudizio di disvalore sull’artista ma sulle scelte culturali fatte dal Comune. Non capisco cosa c’entri il fatto che ha iniziato la sua carriera cantando ai matrimoni o che io e Cicarè dovremmo cambiare mestiere, o che le tasse che paga servono anche a noi. Mi sembrano offese gratuite e non pertinenti. Non si può usare il palco pagato dai cittadini per un attacco personale, quella era un’occasione di festa". Poi l’augurio di ricevere scuse pubbliche. "Mi auguro che D’Alessio sia stato male informato, sarebbe un bel gesto se chiedesse scusa pubblicamente – dice Ricotta –. Se questo non dovesse succedere valuterò l’ipotesi della querela. L’eventuale risarcimento lo devolverò a Li Pistacoppi per valorizzare il festival del folklore". Presente anche Ninfa Contigiani del Pd, che aggiunge: "C’è da chiedersi chi abbia raccontato queste cose a D’Alessio in modo distorto, mettendo in imbarazzo lui e la sua platea di ascoltatori. Forse c’era un po’ di nervosismo perché so che lo Sferisterio aveva spettatori solo in platea. Se questo era il modo di dirci di parlare di meno, l’effetto sarà contrario".
Ulteriore risposta arriva dalla pagina Facebook del consigliere Alberto Cicarè, che scrive: "Così il palcoscenico internazionale dello Sferisterio diventa teatro di una scenetta di bullismo da seconda media. Non mi metterò al suo livello, il vittimismo che trasuda non mi appartiene, ma a chi l’ha ispirato e ride dietro le quinte, e che solo qualche giorno fa parlava di galateo, faccio presente di cominciare a preparare i dati di questo Sferisterio live che poi in Consiglio gli diamo un’occhiata insieme". E aggiunge: "Ho cercato di far emergere come la gestione culturale sia in mani private e il Comune fa solo da passacarte al servizio delle agenzie di spettacoli. Di Gigi D’Alessio non me ne può importare di meno".