Una moltitudine di persone da tutta Italia è giunta a Valle Cascia di Montecassiano, per la quinta edizione della festa della poesia "I fumi della fornace". Più di 400 sono state le presenze ogni giorno. I partecipanti si sono diretti, in una processione simbolica, verso l’ex fornace Smorlesi, aperta per la prima volta dopo un lungo abbandono, grazie all’attenzione del nuovo proprietario, l’ingegnere Paolo Dignani, che ha permesso che vi si svolgesse il rito teatrale collettivo "Ufficio delle tenebre".
La fornace è stata protagonista anche dell’appuntamento "Abbecedari dei paesaggi", dove insieme al comitato di Montecassiano Voce Libera sono state raccolte testimonianze e memorie di ex operai e cittadini, e proposte di riqualificazione al centro della collaborazione avviata con l’università la Sapienza. "Tra rassegne "incolte", mostre, laboratori, recital, performance e concerti – riferiscono gli organizzatori –, le quattro giornate hanno sviluppato un programma polifonico: centrali sono stati i temi della voce e dell’alterità, ma anche le nuove ecologie dell’immaginazione, la cura come pratica artistica e politica, la mappa come principio di continua reinvenzione del tessuto urbano. Moltissimi i volontari, i nuovi collaboratori, gli artisti ospitati nei luoghi ribattezzati dal festival; costante anche la presenza delle istituzioni, in un dialogo però che le chiama in causa attivamente per ripensare nuove strategie di sostegno del paesaggio cittadino". Nonostante l’attenzione e il consenso crescenti verso la rassegna, non sono mancate alcune risposte più negative "che sembrano rinfocolare le malevoci all’origine della leggenda della festa, e cioè che i ragazzi e le ragazze di Congerie, organizzatori della manifestazione, siano una "specie storta" un poco deviata e chiassosa. C’è chi continua a sostenerlo, spesso senza neanche mettere piede agli eventi".
Più allarmanti sono stati invece altri atti - isolati ma significativi - come quello di tranciare nella notte diversi cavi dell’alimentazione elettrica. "Un tentativo di porre fine alla festa dei fumi, che però è andato a vuoto" concludono gli organizzatori.