"I lavori allo stadio graveranno sul bilancio"

Il circolo Don Milani boccia la decisione del Comune di accendere il mutuo da quasi 3 milioni: "Per oltre 20 anni saremo soffocati dal debito"

Migration

di Asterio Tubaldi

Alle tante polemiche nate in città all’indomani della scelta del Consiglio comunale di accendere un mutuo di 2 milioni e 700 mila euro (a cui si aggiunge quello di 600 mila per il manto in erba sintetica) per l’adeguamento dello stadio "Nicola Tubaldi" al campionato di serie C, dove militerà quest’anno la Recanatese, si aggiunge ora anche la voce del circolo Acli "Don Lorenzo Milani" rappresentato dal suo presidente Marco Moroni, che boccia l’operazione in maniera decisa "è una scelta sbagliata". La motivazione della decisa presa di posizione nasce dalla "inarrestabile crescita – si legge nel comunicato - del numero delle famiglie povere, anche a causa del forte aumento di acqua, luce, gas e carburanti; con le carenze della medicina territoriale emerse per il Covid e da tutti lamentate anche a Recanati; con le scuole in costruzione bloccate perché penalizzate dagli aumenti dei prezzi dei materiali; con il diffuso malessere psicologico provocato dalla pandemia; con le difficoltà di un associazionismo che svolge un ruolo fondamentale per la tenuta del tessuto sociale e per la coesione della comunità e con molti altri problemi sociali, non è giusto investire tre milioni di euro nell’adeguamento dello stadio". È giusto, per il circolo Acli, sostenere lo sport, soprattutto quello dilettantistico, perché svolge un importante ruolo sociale, ma quello "professionistico si deve reggere con il sostegno dei privati: non può essere finanziato prosciugando il bilancio comunale. In queste situazioni serve il coraggio di andare contro corrente, facendo anche scelte impopolari. Oltretutto l’Amministrazione comunale ha deciso senza coinvolgere minimamente i cittadini e senza aprire un dibattito in città. Sarebbe questa la partecipazione che era stata promessa? Vogliamo dire con chiarezza quello che nemmeno le opposizioni si azzardano a dire: la decisione del Consiglio comunale è una scelta sbagliata; tanto più sbagliata per una Amministrazione che si era dichiarata attenta al sociale". Per il circolo Acli l’Amministrazione e la nuova società sportiva si sarebbero dovute muovere diversamente, magari aprendo una sottoscrizione popolare coinvolgendo aziende e società del territorio. "In questo modo, invece, scrive in una nota l’associazione, per oltre venti anni il bilancio comunale sarà soffocato dal debito assunto in questi giorni e per oltre venti anni la città non potrà fare investimenti significativi nel sociale. Noi chiediamo che la stessa attenzione avuta per il calcio ci sia anche per gli altri sport e per le attività di promozione sociale e che lo stesso impegno sia rivolto alle famiglie povere e a tutti i cittadini più deboli. E soprattutto esigiamo che lo stesso impegno sia garantito per affrontare le carenze dei nostri servizi sociali e culturali".