Alessandro
Feliziani
Manca una settimana al Natale e i giorni precedenti la festa sono sempre i più frenetici, soprattutto per chi non ha ancora sbrigato l’incombenza dei regali: un compito sempre difficile. Ci poniamo continuamente domande, dandoci da soli le risposte: cosa le regalo? Che gli posso regalare? Un dolce, ma se poi non le piace? Allora una confezione di vini, e se poi non indovino i suoi gusti? No, meglio un libro, lo può leggere in questi giorni di festa e poi è una cosa che le rimane. Sì, sì, legli regalo un libro, magari con la dedica. È vero, il libro è un bellissimo regalo, ma attenti, è anche il regalo più rischioso. Ci sono migliaia di libri e sono centinaia le novità uscite in libreria per Natale.
Quale libro regalare allora? Per scegliere quello giusto bisogna conoscere bene la persona cui è destinato. È inutile chiedere consiglio al libraio. Ti domanderà se è per un uomo o per una donna, che età ha, che lavoro fa. Ma non esistono libri validi per tutte le donne o per tutti gli uomini, per tutti i giovani o per tutti gli anziani, oppure per quanti svolgono un determinato mestiere. Spesso si rischia di sbagliare libro anche per un figlio, figuriamoci per un amico o per un parente meno stretto. Sta di fatto che con il libro giusto si può rendere una persona felice e anche chi non ama leggere può sempre rimanere "fulminato", a patto di indovinare i suoi gusti.
E come si capisce se il libro non è stato gradito? Con il riciclo. Basta frequentare i mercatini dell’usato. Mesi fa al Barattolo, sotto i portici di Palazzo Studi a Macerata, c’era un libro con ancora tra le pagine il biglietto di auguri. Un paio d’anni fa vi trovai un libro scritto da un famoso giornalista Rai, con nel frontespizio la dedica ad un noto direttore della carta stampata. Me ne impossessai per pochi spiccioli e ne feci dono ad un altro giornalista, che, oltre a rimanere divertito, ancora oggi mi ringrazia per quella "preziosità", che conserva gelosamente nella sua libreria.