"I pagamenti elettronici? Vanno aboliti"

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"Per me il Pos dovrebbe essere abolito". Così Daniele Gatti della pizzeria Le Casette, che combatte con gli aumenti delle materie prime, delle bollette e anche con le commissioni delle transazioni bancomat, con i pagamenti elettronici che sono diventati obbligatori. "Il 20 per cento abbondante del lavoro passa per il pagamento elettronico – spiega Gatti –, creando una grande perdita sia di denaro che di tempo. C’è chi paga col telefonino, chi con l’Apple watch, ma a volte salta la connessione internet e si ferma tutto. A parte i minuti persi così, su ogni transazione paghiamo una commissione, una cosa senza senso. In pratica hanno reso obbligatoria una misura che non è gratuita. L’obbligo dovrebbero imporlo solo da una certa somma a salire, almeno dai 20 euro in su. Non so quantificare la somma persa alla fine di ogni mese, ma anche fossero 100 euro sono soldi che poi non ho e quindi non vado a spendere nei negozi, è un circolo vizioso". Oltre a questo, le attività devono fare i salti mortali per andare avanti, tra i rincari delle bollette e quelli delle materie prime: "È un periodo di sicuro non facile – commenta Gatti –, vediamo che i clienti stanno attenti a quanto spendono. Se prima magari prendevano sempre qualcosa in più, sia da bere che da mangiare, ad esempio la pizza con la nutella, adesso ordinano solo lo stretto necessario. Me ne rendo conto anche dalle ricariche del frigorifero, ora ne faccio di meno, la situazione è cambiata. Da parte nostra, abbiamo alzato i prezzi solo di pochi centesimi, giusto per adeguarli ai rincari, mentre continuiamo a non far pagare le consegne, ma purtroppo è aumentata pure la benzina. Insomma, è dura su tutti i fronti".

Chiara Gabrielli