I politici fanno poco per coinvolgere le nuove generazioni

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Riccardo Ciccioli di Macerata, studente del liceo Classico da poco diventato maggiorenne, sulle prossime elezioni ha un pensiero ampio che parte da più lontano, cioè dall’interesse che le ultime generazioni hanno sviluppato verso la politica. "La nostra generazione, purtroppo, non ha mai avuto tanto interesse verso la politica, le istituzioni e ciò che ne riguarda. Questo perché forse molti miei coetanei hanno visto il susseguirsi di troppi governi e hanno iniziato a non credere più di tanto nella politica". Riccardo aggiunge: "Personalmente ritengo che non si potranno fare miracoli con la nuova legislatura, e credo che molti ragazzi avranno un quasi totale disinteresse da ciò; lo possiamo verificare, tranne che per alcuni esempi, anche con alcuni temi di attualità come la guerra e il problema del cambiamento climatico, affrontato solo sui social ma con poco reale interesse e fatti concreti". Il problema delle nuove generazioni andrebbe in qualche modo migliorato. "Tra qualche anno saremo noi giovani a governare questo paese, e in quel momento dovremo essere pronti per farlo e non ci sarà tempo di aspettare, perciò dobbiamo prepararci fin da ora". Riccardo, infine, sottolinea la poca integrazione con i giovani che gli ultimi governi hanno avuto: "Un passo fondamentale secondo il mio punto di vista è l’informazione, perché ci sono alcune tematiche che non si possono non conoscere quando si raggiunge la maggior età".

m. n.