I rischi della cannabis light "Concetto errato di libertà"

L’ex questore Pignataro tra i relatori del convegno sulla liberalizzazione

I rischi della cannabis light  "Concetto errato di libertà"

I rischi della cannabis light "Concetto errato di libertà"

La cannabis light come ’Cavallo di Troia’ per arrivare a un obiettivo più ampio e mettere in campo ogni strumento possibile affinché la sua liberalizzazione non diventi realtà perché nasconde il pericolo di condurre all’uso di altre sostanze, altrettanto nocive e pericolose. Un quadro a 360° sulle insidie che nasconde la cannabis light e le possibili strategie di prevenzione nell’iniziativa organizzata dal Comune, dal dipartimento Dipendenze patologiche, dalla onlus ’Con Nicola, oltre il deserto dell’indifferenza’ e dall’associazione ’La Rondinella’, con il patrocinio della Regione. Ad introdurre i lavori il vicesindaco Francesca D’Alessandro, che ha ribadito come quella sulla cannabis light sia una importante sfida educativa, mentre l’assessore Renna ha precisato che si tratta di un problema da affrontare in maniera sinergica. Secondo Giuseppe Bommarito quella della cannabis light è una strategia di marketing per fare ’cassa’, mentre l’’ex questore di Macerata, Antonio Pignataro, che fece sospendere le licenze di vendita ad alcuni canapa shop in provincia "mettendo un dito su un vuoto normativo", ha sottolineato che la legalizzazione della cannabis è un concetto di libertà errato, paragonabile a una darsi alla morte e che, difendere e tutelare i giovani, è un dovere.