LUCIA GENTILI
Cronaca

I soldi dei politici sotto la lente. Redditi lievitati per gli assessori. E Marchiori sorpassa Parcaroli

Cifra dimezzata per il sindaco, che passa in un anno da 229mila a 121mila euro. Dichiarazioni più pesanti per i membri della giunta, grazie agli aumenti delle indennità.

L’inizio del nuovo anno segna, come tradizione, la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi di sindaco, assessori e consiglieri comunali. La legge sulla trasparenza impone l’obbligo di pubblicazione di questi dati per chi ricopre incarichi pubblici. Così sul sito del Comune di Macerata sono state rese note le dichiarazioni dei componenti della giunta. E c’è una novità: per il 2024 (i redditi sono quindi riferiti al 2023) a guidare la classifica non è più il sindaco e imprenditore della Juice (ex MedStore) Sandro Parcaroli. A diventare il nuovo "paperone" in giunta è Andrea Marchiori, che ha dichiarato un imponibile (reddito complessivo al netto delle spese deducibili) di 134.741 euro.

Il reddito del sindaco dal 2020 (dichiarazione riferita al 2019) ad oggi infatti si è dimezzato, passando da 256.432 a 121.672 euro; quindi il primo cittadino passa in seconda posizione nella classifica. Mentre quello dell’assessore ai lavori pubblici e all’edilizia scolastica Marchiori è raddoppiato, da 62.968 a 134.741 euro. Il 2020 è stato l’anno di insediamento della giunta, quindi il dato che abbiamo preso come riferimento è quello dei redditi "originari", prima della nomina della giunta. Bisogna considerare anche che negli ultimi anni, dal 2022, le indennità di funzione di sindaco e assessori sono salite, in base a una legge dello Stato. I capoluoghi di provincia, come Macerata, hanno visto un aumento del compenso mensile del 70% per i sindaci. Quello di Parcaroli si assesta sui 9.660 euro lordi, ovvero 5.942 euro lordi in più al mese. L’indennità della vicesindaco Francesca D’Alessandro invece è di 7.245 euro lordi, mentre nel 2021 percepiva sulle 3mila euro al mese. Ora gli assessori prendono 5.796 euro lordi, mentre prima 2.437 circa al mese.

Sul terzo gradino della classifica c’è l’assessore all’urbanistica e al centro storico Silvano Iommi, con un reddito persino triplicato in quattro anni, da 33.498 euro del 2020 a 92.567 euro del 2024. Segue l’assessore al bilancio e alle società partecipate Oriana Maria Piccioni, con un reddito di 30.985 euro nel 2020 al reddito attuale di 81.777 euro. Raddoppiato il reddito dell’assessore al turismo e allo sport Riccardo Sacchi, da 37.750 euro a 74.801 euro. È lieve invece l’aumento per l’assessore alla famiglia, ai tributi e alle politiche giovanili Marco Caldarelli: 68.676 euro quando si è insediato (ma era già assessore nella giunta Carancini), e 74.522 euro nella dichiarazione dei redditi 2024. La vicesindaco Francesca D’Alessandro con deleghe alle politiche sociali e alle pari opportunità nel 2020 aveva dichiarato 25.286 euro, mentre ora 71.368 euro. L’assessore alle attività produttive e alle politiche energetiche Laura Laviano passa da un reddito di 19.905 euro del 2020 a 67.101 euro (oltre il triplo). L’assessore alla sicurezza e alla polizia locale Paolo Renna da 21.828 euro del reddito 2020 a 57.231 euro del 2021. Chiude la classifica l’assessore alla cultura e alla stagione lirica Katiuscia Cassetta, da 12.023 euro a 57.050 euro, quasi cinque volte di più.