"La sensazione è di una crescita incredibile del Movimento e sono convinto che questo trend continuerà anche dopo la consultazione elettorale". È quanto dice l’avvocato ascolano Roberto Cataldi, candidato per il Movimento 5 Stelle per il Senato nel collegio uninominale Macerata-Fermo-Ascoli. "Gli altri – aggiunge – fanno promesse, noi abbiamo rendicontato quanto fatto e il Movimento ha conseguito tanti risultati, l’80% di quanto era nel programma. Si prenda il superbonus, ha funzionato e creato posti di lavoro ma a un certo punto è stato boicottato; chissà, forse perché è stato presentato dai 5 Stelle?". In questo periodo la gente è preoccupata dalle bollette. "Adesso la crisi energetica ha assorbito ogni altro tema. Ciò dipende dall’eccessiva dipendenza dalla Russia ed è chiaro che occorre guadare all’emergenza ma fare anche riflessioni. L’Italia è indietro nelle energie rinnovabili a differenza di altre realtà, pensi al Portogallo che ha raggiunto l’autonomia e noi potremmo fare lo stesso avendo sole ed energia eolica. Dobbiamo incentivare quel settore perché ci darebbe l’autonomia. La politica deve concentrarsi sui problemi e il bravo politico sa trovare poi le soluzioni". Un altro tema sul tavolo è quello del lavoro. "Dobbiamo creare le premesse perché le realtà industriali rimangano nel territorio, occorre puntare su distretti industriali creando le infrastrutture, organizzando corsi di formazione perché quelle realtà produttive vedano soddisfatte la richiesta di personale. Ecco, la creazione di un polo industriale costituisce un progetto di più ampio respiro". Ma per Cataldi c’è da puntare sulla semplificazione. "Quante volte l’intervento del legislatore ha complicato tutto. In Spagna, per fare un esempio, in tre giorni è possibile aprire un’azienda. Nei miei interventi mi sono impegnato a semplificare l’impalcato burocratico. La burocrazia ferma il sistema". L’astensionismo è un pericolo per domenica. "Ai giovani ho detto che chi non vota lascia ad altri il potere di decidere", è bene ragionare su questo".
l. m.