Lunedì mattina la vongolara "Azzurra" di Joey Beruschi, della flotta civitanovese, ha prelevato campioni di acqua e molluschi bivalvi dall’areale marino di pertinenza, esteso dalla foce del Chienti alla linea di confine del Compartimento (1.100 metri a nord della foce del Potenza). A bordo della turbosoffiante c’erano anche il presidente del CoGeVo locale, Nicola Paci, e il personale dell’Ast che ha preso in consegna il materiale da analizzare poi in laboratorio. L’esito degli esami dovrebbe essere reso noto nella mattinata odierna. E’ in ballo il ritorno in mare delle 25 vongolare civitanovesi dopo il divieto imposto la settimana scorsa dall’autorità sanitaria. Una misura preventiva e cautelativa legata alla convinzione che, dopo l’alluvione in Romagna, gli scarichi in mare dei fiumi e dei fossi avessero contaminato pesantemente l’habitat marino facendo impennare l’abituale concentrazione batterica. "Siamo fiduciosi – dice Paci – perché, in tutti i distretti del nostro mare, abbiamo verificato che le acque sono limpide e le vongole, almeno in apparenza, genuine a loro volta. Comunque sia, anche nella migliore delle ipotesi, abbiamo deciso che torneremo al lavoro non prima di lunedì prossimo". I colleghi anconetani (il veto dell’Ast valeva per tutte le vongolare marchigiane) hanno ripreso a pescare già venerdì scorso. Loro avevano provveduto immediatamente alle campionature richieste dai protocolli e, una volta appurati i valori rientrati nei ranghi, si son visti accendere il semaforo verde.
CronacaI vongolari con l’Ast in mare, atteso l’esito degli esami