
L’europarlamentare Pd candidato alla guida della Regione Matteo Ricci ha incontrato fuori dall’ospedale di Macerata il pensionato Francesco Migliorelli, per portargli la sua solidarietà
Macerata, 29 maggio 2025 – Visita e confronto fuori dall’ospedale di Macerata ieri, dove Matteo Ricci, l’europarlamentare Pd candidato alla guida della Regione, ha incontrato il pensionato Francesco Migliorelli, al centro della cronaca degli ultimi giorni per aver espresso il suo disappunto per la lunga attesa al pronto soccorso in attesa di un posto letto in reparto. Dopo sei giorni al pronto soccorso, Migliorelli aveva espresso su un foglio il suo disappunto.
L’espressione di un disagio che, come sottolineato dallo stesso paziente, “era mio ma può essere di chiunque”. “Io ho esposto quel cartello per focalizzare l’attenzione su una criticità, in modo pacifico e senza interferire con il lavoro degli addetti intorno a me - ha affermato Migliorelli, accanto Ricci –. Qualcuno ha scattato una foto e poco dopo sono arrivati degli agenti di Polizia che mi hanno chiesto le generalità per identificarmi. Al loro tentativo di perquisire le mie cose mi sono opposto, perché non c’era motivo per farlo”.
Dopo una settimana in pronto soccorso, Migliorelli ha avuto un posto in reparto, come continua: “Adesso sono nel reparto di Medicina da tre settimane, e posso dire che per chi opera all’interno dei reparti ci sono comunque dei problemi. Le condizioni sono complessivamente difficili, soprattutto quando per 40 pazienti ci sono pochi operatori e infermieri che portano avanti turni estenuanti. Ora sono tranquillo – conclude Migliorelli –, oggi (ieri, ndr) mi è stato detto che a breve potrò tornare a casa e dopo un mese non è da poco”.
A ringraziare il paziente per il suo “atto di coraggio civile” è stato proprio Ricci, che ha affermato: “Il fatto di cui Migliorelli è protagonista è grave. In primis perché tenere una persona una settimana al pronto soccorso prima di dargli un letto non è accettabile. In secondo luogo, dimostra problemi ben presenti nelle Marche e non vederli vuol dire essere irresponsabili, indipendentemente dalla parte politica a cui si fa riferimento. Abbiamo liste d’attesa che aumentano; un marchigiano su dieci rinuncia addirittura a curarsi perché non può contare sul pubblico e non ha soldi per rivolgersi a un privato. Inoltre - continua Ricci - si avverte un clima intimidatorio in ambito sanitario, con operatori che rinunciano a esporre problematiche in pubblico per paura di ritorsioni. La colpa non è di medici e infermieri, che lavorano instancabilmente ogni giorno - conclude l’europarlametare -, ma di chi non si prende le responsabilità dell’organizzazione sanitaria. Una persona come Migliorelli, che si batte per un diritto costituzionale, non può essere schedata”.