Il Banco Marchigiano in crescita Intesa con il Gran Sasso d’Italia

Raggiunto l’accordo per l’aggregazione tra i due istituti di credito "Varchiamo i confini regionali"

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Il Banco Marchigiano continua a crescere, tanto da aver raggiunto il traguardo di una storica firma, quella con il Gran Sasso d’Italia Bcc, con la sigla di un protocollo d’intesa che fa da apripista all’aggregazione tra i due istituti di credito. La nuova realtà sarà di forte respiro interregionale, tra Marche e Abruzzo. "Per la prima volta ci apriamo ad un’area extraregionale – dice il presidente del Banco, Sandro Palombini – accettando con entusiasmo la sfida di misurarci con nuovi territori, nuovi fabbisogni e nuove attività da sviluppare. Un ulteriore step di crescita per la nostra banca che sempre più intende porsi come punto di riferimento, ora con un orizzonte non più solamente regionale ma interregionale. E, in questo step di crescita, abbiamo deciso di unire le forze con una banca piccola ma virtuosa, come la Banca del Gran Sasso d’Italia". Ora ci sarà la progettazione e redazione del piano industriale di fusione tra le due banche e il passaggio ufficiale con i due consigli di amministrazione previsti per i primi di marzo. Seguiranno vari momenti autorizzativi per poi arrivare al cruciale passaggio delle assemblee straordinarie dei soci delle due banche che si terranno a cavallo tra fine luglio e inizio agosto. La stipula dell’atto di fusione avverrà a fine settembre per poi procedere allo start ufficiale il primo ottobre 2021. La nuova banca avrà un totale di 11.400 soci, frutto dei 9mila del Banco Marchigiano e dei 2.400 della banca abruzzese; le filiali saranno 28 (25 del Banco Marchigiano); i dipendenti 188 (171 quelli marchigiani e 17 i colleghi provenienti dall’istituto limitrofo); il patrimonio complessivo sarà di 71 milioni (66 Banco, 5 Gran Sasso), mentre l’attivo patrimoniale sarà di oltre un miliardo e 100 milioni, frutto dell’oltre un miliardo del Banco Marchigiano e dei 64 milioni dell’istituto abruzzese.