LUCIA GENTILI
Cronaca

Il Castello della Rancia riapre le porte

Tolentino, dopo i lavori di recupero post sisma la struttura torna del tutto visitabile con i musei, i camminamenti di ronda e il mastio

La cerimonia di riapertura

La cerimonia di riapertura

"È il castello dei tolentinati". Così ieri pomeriggio il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha commentato la riapertura del Castello della Rancia, chiuso dall’aprile 2024 per lavori post-sisma. "Un orgoglio riaprire questo edificio-simbolo con i suoi musei (archeologico e del Mesolitico, ndr) – ha aggiunto –. L’amministrazione precedente ha fatto del suo, noi abbiamo portato a compimento l’opera". Sono stati effettuati riparazione del danno, miglioramento sismico e restauro, consolidamento delle murature, ricostruzione delle merlature crollate e ripristino dei solai delle torri per evitare infiltrazioni a seguito delle lesioni. I progetto è stato finanziato dalla presidenza del consiglio dei ministri con il fondo dell’otto per mille, per circa un milione e 200mila euro. Progettista e direttore dei lavori l’architetto Claudio Canullo. Sono stati riaperti anche i camminamenti di ronda. Il presidente del consiglio regionale Dino Latini ha inviato un messaggio: "Non è solo una restituzione architettonica, ma un atto di rigenerazione culturale. Il Castello della Rancia è parte della memoria delle Marche, teatro di eventi storici cruciali, ma anche crocevia di racconti, arte, vita". Erano presenti il consigliere regionale Romano Carancini e la deputata Irene Manzi. Il castello fu acquistato negli anni ‘70 dal sindaco Roberto Massi dalla proprietaria, la principessa Giustiniani Bandini, per 25 milioni di lire. Risalgono ai primi anni ‘90 i lavori di restauro del mastio, che oggi torna visitabile. "Un volano per il turismo" ha aggiunto l’assessore alla cultura Fabio Tiberi, annunciando che a luglio si svolgerà la serata-evento di premiazione della Biennale; dal 12 luglio al 6 gennaio si potrà ammirare la mostra al terzo piano.

Lucia Gentili