
Domenico Lepretti, esponente di punta della corposa frazione civitanovese dei vongolari anconetani (13 circa del totale), si è dimesso dalla carica di presidente del consorzio dorico. Lo ha comunicato ufficialmente ieri mattina ai suoi colleghi riunitisi in assemblea per decidere la data del ritorno in mare dopo il fermo tecnico. Già l’8 settembre aveva comunicato la sua intenzione a chi ha collaborato con lui nel Consiglio d’amministrazione. Resta operativo per gli affari correnti in attesa dell’elezione del nuovo presidente e del nuovo Cda. Nella prossima primavera Lepretti avrebbe concluso il secondo dei suoi mandati triennali. La rinuncia non ha sorpreso più di tanto chi gli è vicino. Nel Co.ge.Vo. di Ancona non sono mancati negli ultimi tempi i contrasti e i distinguo, acuiti dalla congiuntura sfavorevole per una categoria che sta scontando la crescente "sordità" dei mercati, meno generosi di una volta anche per il calo dei consumi. "Sono stati anni impegnativi per me – ci ha dichiarato Lepretti – poiché la leadership di questo consorzio succhia parecchie energie. Ho accumulato tanto di quello stress, vuoi per il gran daffare che questo incarico implica in sé per sé e vuoi per le tensioni accavallatesi ultimamente, che mi è sembrato saggio staccare la spina e lasciare a qualcun altro il peso della presidenza". Chissà se il suo successore sarà un civitanovese, in linea con i più recenti indirizzi (prima di Lepretti comandò il concittadino Giacomo Mengoni), o se sarà la volta di un anconetano o di un senigalliese. Staremo a vedere. E’ possibile comunque che l’abbandono di Lepretti lascerà qualche strascico polemico nei rapporti tra i suoi sostenitori e chi invece premeva per una sterzata. Entro fine anno la Regione dovrebbe decidere in via definitiva sul destino delle vongolare marchigiane in relazione agli assetti e agli areali di pesca. Un frangente delicato. Per tutti ma soprattutto per il consorzio dorico, che dovrà reinventarsi un establishment ora che "Richelieu" Lepretti, molto ben introdotto negli ambienti politici e in Capitaneria di porto, ha deciso di fare un passo indietro. Ieri l’assemblea ha deliberato l’immediata ripresa del lavoro, a conclusione del fermo tecnico. Barche in mare già da lunedì mattina. Di conseguenza il porto di Civitanova s’è quasi completamente svuotato della ventina di vongolare con targa "An" che vi avevano trascorso l’estate per provvedere più comodamente ai lavori di manutenzione.
Mario Pacetti