
Il coordinatore della Lega Luca Davide attacca la giunta portorecanatese: nel mirino anche le manutenzioni
"Nonostante il sindaco Andrea Michelini abbia affermato che gli aumenti dipendono soltanto da enti sovracomunali, dobbiamo smentirlo. Le tariffe della tassa rifiuti dipendono anche dall’amministrazione comunale: sono approvate dalla giunta e il regolamento è portato in consiglio". Così Luca Davide, segretario cittadino della Lega, attacca la giunta di Porto Recanati in merito alle nuove tariffe della Tari, state votate nell’ultimo consiglio comunale. Anche lui si unisce al coro degli scontenti, visto che i due gruppi di minoranza Centrodestra Unito e Porto Recanati 21-26 avevano criticato aspramente la giunta.
"La maggioranza ha approvato le nuove tariffe Tari, prevedendo aumenti dell’8,42% per le famiglie e del 10% per le imprese – afferma Davide –. Dunque non capiamo la scelta di questo aumento vergognoso e ingiustificato, perché non si traduce in un miglioramento del servizio. In un momento difficile per i cittadini, per le famiglie e per le aziende, anziché sostenerli si preferisce vessarli con altre tasse. Non era la giunta dalla soluzione green, con la quale avremmo pagato tutti meno? Ah giusto, di green hanno il biciplan. Le casse del Comune hanno un avanzo cospicuo – sottolinea ancora –, perciò non si comprende la scelta di non istituire neanche un fondo per aiutare i più fragili o per mitigare l’aumento, per venire incontro ai portorecanatesi. Invece di risolvere i problemi del paese, il sindaco Michelini fa nuovi parcheggi a pagamento e mette nuove tasse, guai a lamentarsi".
Ma secondo il coordinamento locale della Lega ci sono pure altre criticità in paese, legate soprattutto alla gestione del verde pubblico. "Gli argomenti contro questa amministrazione sembrano non finire mai – riprende Davide –. È stato inaugurato un parco a Scossicci finanziato dalle Opere Laiche, quando il nuovo bosco urbano a Montarice è già diventato una giungla. Basta guardare i social e sentire i cittadini. In viale Europa i lavori sono fermi e la piazza è lasciata a se stessa, consentendo l’ingresso delle persone nel cantiere contro ogni norma di sicurezza. I lavori dei bagni pubblici sembrano non riprendere mai – rincara la dose l’esponente leghista –, e a oggi dei campi da tennis non si sa il da farsi. Strade sempre più rovinate. La lista potrebbe continuare, ma poi sembrerebbe che non ce ne va bene una. Se queste sono le premesse, pensiamo che per la stagione estiva sarà veramente dura".
Giorgio Giannaccini