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CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Il corso perde un altro pezzo Chiude l’ottica Martinelli

Andrea Venturino: il negozio aveva quasi 50 anni, rimaniamo aperti in via Roma "Stare in centro è sempre più complicato, ci sono giorni in cui non entra nessuno".

Il corso perde un altro pezzo  Chiude l’ottica Martinelli
Il corso perde un altro pezzo Chiude l’ottica Martinelli

di Chiara Gabrielli

"Siamo costretti a chiudere un negozio che ha quasi 50 anni, è un dispiacere enorme". Cala il sipario su un pezzo di storia del centro: l’ottica Martinelli in corso della Repubblica a giugno getterà la spugna, non ci sono più le condizioni per tenerlo aperto in quel punto, spiega Andrea Venturino, co-titolare. Resterà invece l’attività di via Roma: "Speriamo che i clienti ci seguano, basta fare una passeggiata di qualche centinaio di metri – dice Venturino, con l’amaro in bocca –. Quindici anni fa abbiamo aperto in via Roma e se prima, su 10 nostri clienti, 8 venivano in centro e solo due in via Roma, adesso è il contrario, uno viene in centro e 9 vanno in via Roma. Questa decisione è quindi anche una scelta dei nostri clienti".

Il negozio in corso della Repubblica invece è stato aperto dal cugino, Mauro Martinelli (l’altro co-titolare), nel 1975. Un’altra epoca. Da allora, si può dire che è successo di tutto. "Già il commercio in centro era complicato – racconta Venturino –, poi è arrivato il terremoto, infine il Covid, il piano si è fatto sempre più inclinato. Impossibile quantificare quanto siano diminuiti gli incassi, ma comunque la differenza si faceva sentire per bene e sempre di più". Per fortuna, "nel frattempo avevamo aperto l’altro punto vendita in via Roma – prosegue Venturino –. Da giugno, io e Mauro lavoreremo entrambi lì". Venturino spiega che "le abitudini delle persone sono cambiate. Ci sono stati giorni, nei tempi recenti, in cui non entrava nessuno nel negozio per il corso. La gente passeggia, ma non compra più come prima. È un peccato. Prima il centro era lo scrigno delle gemme, ora questo scrigno si trova dappertutto, nelle vie intorno e nelle periferie". E poi c’è il mercato di internet. "Andiamo ancora bene perché siamo professionisti seri e scrupolosi, è un’ottica che ha un nome. Ma questo non basta per tenere aperta l’attività in centro. Pesano gli affitti, i costi energetici e del telefono, quelli per il commercialista, il fatto che, con due attività, dobbiamo acquistare più merce". Venturino fa questo mestiere da oltre 40 anni: il cambiamento del commercio e del centro storico l’ha vissuto sulla propria pelle. "Cosa fare per il centro? Lo sanno anche i sampietrini, e lo sanno i maceratesi: bisogna aumentare la residenzialità, offrire sgravi fiscali per le giovani coppie, e poi magari torneranno anche gli uffici e, così, anche i negozi. Il popolo degli universitari, poi, è sacro. Di sicuro non ha aiutato la politica di decentramento fatta dalle amministrazioni comunali negli ultimi 30 anni. Sono state volutamente allontanate le persone dal centro per far rivivere le vallate". Lasciare il centro storico "è per me come perdere un pezzo di cuore. Ma sono una persona realista, in un libro, dopo una pagina, ce n’è sempre un’altra. Chissà, forse un giorno il nostro negozio tornerà in centro, ma io non me lo ricorderò. Forse il centro tornerà a vivere, prima o poi. Comunque sia, lunga vita all’ottica Martinelli".