"Ho deciso di abbondare il posto fisso e sicuro vicino casa per approfondire le mie conoscenze nell’ambito della cucina". Così Damiano Ottaviani ha inseguito con coraggio il suo sogno. E oggi, a 32 anni, gestisce la cucina di un ristorante a Sidney, in Australia. Ha lasciato Belforte del Chienti dieci anni fa. Dopo aver studiato all’alberghiero di Cingoli ed essersi diplomato come cuoco, ha lavorato in diversi locali della nostra zona, come Il Picciolo di Rame a Vestignano (Caldarola), il laboratorio di pasticceria di Massimo Caporaletti a Tolentino e, prima di partire, l’Officina di Sapori a Belforte. "Sono partito a 22 anni verso Londra dove avevo trovato, tramite amici, un posto dove andare a lavorare e un appoggio per dormire", racconta. È partita così la sua avventura all’estero, pur avendo sempre nel cuore la mamma e la sorella.
Come è proseguita?
"A Londra ho lavorato per quattro anni in diversi ristoranti… passando da ristoranti giapponesi (Shoryu Ramen e Nobu), a quello francese (Atelier de Joel Robuchon) e in uno di cucina tipica inglese (Clarke’s Restaurant). Al termine di questo periodo ho deciso con un paio di amici di fare un’esperienza in Australia. Credevo durasse sei mesi… e invece sono già sei anni che mi trovo a Sydney".
Perché è rimasto là?
"Sono rimasto perché mi hanno proposto di gestire la cucina di un ristorante e mi hanno fatto da garante per poter rimanere. Nel frattempo ho eseguito anche le pratiche per ottenere la cittadinanza, che sono riuscito ad avere ufficialmente alcuni mesi fa (a breve mi chiameranno per la cerimonia ufficiale di consegna)".
Come si trova?
"In Australia mi trovo molto bene, il salario è sicuramente migliore rispetto all’Italia, anche se i costi della vita sono più alti, e le ore lavorative sono strutturate diversamente. Si possono gestire meglio i turni (abbiamo molti più giorni liberi)".
Pensa di tornare un giorno?
"Non ho ancora nulla in programma, anche se mi piacerebbe riavvicinarmi, perlomeno in Europa, dato che l’Australia si trova dall’altra parte del mondo e lontanissima da tutto".
Lucia Gentili