Il disabile sfrattato: "Sono in condizioni precarie"

Michele Cesari dopo aver raccontato il suo caso in tv ieri ha scritto ad Acquaroli, al sindaco e ad altre autorità chiedendo il loro interessamento.

Il disabile sfrattato: "Sono in condizioni precarie"

Il disabile sfrattato: "Sono in condizioni precarie"

È tornato ad appellarsi alle massime autorità, il tetraplegico matelicese Michele Cesari, dallo scorso 30 ottobre costretto a lasciare la sua casa, a causa di uno sgombero forzoso dovuto al fallimento della sua azienda, per trasferirsi all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova. Infatti, dopo un servizio televisivo andato in onda alle 19,20 di venerdì sera sul Tg4, per far presente la sua condizione, ieri è stata inviata una lettera, scritta insieme agli avvocati Riccardo Antonelli e Claudio Cicconi, diretta, oltre che al presidente Acquaroli e al sindaco Baldini, anche ad altre figure apicali regionali, tra cui i presidenti regionali di Anmic Fabio Mariani e Anmil Marcello Luciani. Nel testo si ricorda che "a seguito della procedura di espropriazione immobiliare avvenuta il 30 ottobre in danno della madre Piernicolina Schiavetti, il dott. Cesari è stato costretto ad abbandonare l’immobile di via Roma 55, in cui ha sempre vissuto, nonostante la pendenza di una causa di accertamento dell’usucapione del diritto di abitazione e una relativa istanza di provvedimento d’urgenza, non ancora decisa per questioni tecniche di notifica". Si aggiunge poi che "Michele Cesari, insieme ai familiari, è ora costretto a vivere in via provvisoria in un albergo della costa, essendo l’unico nelle vicinanze in grado di mettere a disposizione una struttura sufficientemente adeguata alle particolari esigenze personali. Non vi è dubbio – termina la missiva – che la perdita dei luoghi di vita e degli ausili delle terapie hanno creato nel dott. Cesari una forte sensazione di instabilità e di insicurezza per la precarietà della propria condizione abitativa e di salute, e vi è un fondato timore di una possibile e futura accelerazione dell’evolversi delle patologie da cui è affetto. Non si può tacere, poi, che le condizioni attuali di vita del dott. Cesari hanno creato un notevole affaticamento per compensare la perdita degli ausili essenziali alle esigenze della vita quotidiana, con l’evolversi di un marcato stato di ansia e si chiede alle signorie vostre di azionarsi per quanto possibile e di propria competenza al fine di mitigare con pronta sollecitudine le gravi sofferenze alle quali Michele Cesari, suo malgrado, è attualmente sottoposto".

Matteo Parrini