LUCIA GENTILI
Cronaca

Il dolore del ragazzo che era con lei: "Era fantastica. Avrei voluto salvarla"

Riccardo, 16 anni di San Severino, nonostante le ferite ha partecipato al funerale

Riccardo, 16 anni di San Severino, nonostante le ferite ha partecipato al funerale

Riccardo, 16 anni di San Severino, nonostante le ferite ha partecipato al funerale

Il ragazzo che è stato investito insieme con Gessica Vulpe dal furgone dell’Apm ieri ha voluto essere presente al funerale. Nonostante i dolori della notte precedente. Sabato scorso, intorno alle 17.45, i due amici stavano attraversando la strada sulle strisce. I due andavano dal centro commerciale Oasi verso il cinema Giometti (non il contrario, come inizialmente ipotizzato dagli inquirenti), quando all’improvviso è sopraggiunto il furgone della municipalizzata di Macerata, in direzione circolo tennis-centro città. Solo un passo di differenza tra Gessica e l’amico, Riccardo, 16enne di San Severino. Lei è stata presa in pieno ed è morta sul colpo. "Un miracolo per mio figlio – dice la mamma -, ma anche Gessica oggi sarebbe dovuta essere qui con noi. Riccardo ha scelto di venire al funerale e anche lo psicologo ci ha consigliato che non esserci per lui sarebbe stato un danno anche peggiore. Ma dobbiamo tornare in ospedale per le cure. Lui conosceva Gessica da poco tempo. Quel pomeriggio ricorda che rideva, ricorda i suoi occhi azzurri, e poi il buio. Mi ha detto: "Mamma, forse se fossi stato più grande avrei potuto salvarla". "Ho conosciuto Gessica un paio di settimane fa in discoteca e siamo diventati amici – racconta il sedicenne -. Era una ragazza fantastica, anche se l’ho conosciuta poco, soprattutto tramite conversazioni al telefono. Di sabato pomeriggio ricordo solo qualcosa a tratti: eravamo andati al centro commerciale, io avevo preso un’aranciata. Stavamo parlando di alcune cose che sono accadute nei nostri gruppi. E stavamo per dirigerci verso il cinema per andare a vedere sul cartellone le programmazioni dei film. Siamo andati verso le strisce…e poi non ricordo più niente". Riccardo è stato accompagnato al funerale dal padre e dalla madre. Nel salutare Gessica, le due famiglie si sono strette in un lungo abbraccio. In particolare lui con la sorella gemella Giuliana e la mamma della ragazzina. Sull’incidente la madre di Riccardo ha detto: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma ci serva da lezione a tutti quando siamo alla guida. Poi perché lì il semaforo non funzionava? Il semaforo deve essere attivo". Non funziona da tempo, come altri semafori pedonali della città, anche se nel caso specifico l’attraversamento è ampio e segnalato. "Mia figlia un anno e mezzo fa, nella stessa zona, poco più giù, stava per fare la stessa fine – è intervenuta un’altra mamma -. Si è salvata per miracolo, insieme a un suo amico. Lì le auto corrono, la questione va risolta", conclude lanciando un appello alle istituzioni.

Lucia Gentili