Il dono di Anna Menghi all’ospedale "Strumento utilissimo alle mamme"

L’Avalon Pod servirà per monitorare donna e feto, c’è anche un pc: "Macchine speciali, siamo i primi nelle Marche"

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di Chiara Gabrielli

"Quando si dona, si riceve di più. Ecco perché per il mio sessantesimo compleanno mi sono fatta regalare una somma per acquistare un macchinario all’avanguardia al servizio delle donne per l’analisi dello stato del feto e della madre, macchinario che a mia volta ho donato all’ospedale. Siamo i primi nelle Marche ad avere questa strumentazione, si tratta di un Avalon Pod e di un computer, sono orgogliosa di questo primato, uno dei tanti a cui il dottor Mauro Pelagalli (primario di Ostetricia e ginecologia, ndr) ci ha abituato, e sono molto felice che questo progetto di solidarietà sia andato a buon fine. Grazie a chi ha contribuito alla raccolta fondi, arrivata a 10mila euro". Un modo molto speciale di festeggiare il compleanno, lo scorso 26 giugno, per la consigliera regionale Anna Menghi: ieri la donazione all’ospedale di Macerata alla presenza del direttore dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, dell’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, del sindaco e presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, del vescovo Nazzareno Marconi, oltre di chi è tutti i giorni in prima linea in corsia, come i medici e le ostetriche. "Questo strumento ci permette di monitorare, nell’ultimo mese di gravidanza e in fase di travaglio e parto, il battito cardiaco della mamma e del feto e l’attività dell’utero – spiega il dottor Stefano Cecchi, responsabile dell’unità operativa semplice di Ostetricia e ginecologia –, ci consentirà di far fronte a situazioni in cui è più difficile leggere i dati, come in caso di ritardi nella crescita del bimbo o di obesità marcata della madre. L’Avalon Pod resiste all’acqua ed è senza fili, quindi la donna può muoversi liberamente nel raggio di 100 metri". Il pc sarà per il laboratorio di endometriosi. "Nonostante il calo di circa 2.000 nati ogni due anni e mezzo – dice Pelagalli –, qui abbiamo mantenuto la media di 1.300 parti all’anno con picchi durante la pandemia di 1.600 nascite. Sono fortunato perché sono il capo di un gruppo di persone intelligenti". Pelagalli ringrazia Corsi per aver raccontato la sua esperienza al recente convegno sull’endometriosi: "Ha partecipato sia come direttore che come paziente e ha avuto il coraggio di raccontare tutta la sua vita". "Tengo a sottolineare – commenta Corsi – che nel frattempo stiamo potenziando i consultori, non solo l’ospedale dunque, cerchiamo di risanare anche l’area territoriale". "Grazie per tutto quello che fate", dice Parcaroli, mentre il vescovo aggiunge: "In questo mondo egoista, fare del bene è una cosa rara". "Non c’è modo migliore di festeggiare che fare del bene agli altri – commenta Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia –, questo strumento aiuta la vita, è il messaggio più bello che si possa dare".