
L’affondo di Ripa: strategia da campagna elettorale per nascondere le lacune
"Ben vengano le inaugurazioni di strutture che migliorano la qualità del nostro ospedale. Ma utilizzarle per nascondere le lacune ancora presenti non è solo inopportuno, ma anche dannoso, poiché distolgono dai tanti problemi della sanità ancora irrisolti di cui i cittadini subiscono le conseguenze". Giordano Ripa, consigliere comunale del Gruppo misto e coordinatore della lista civica "Futuro per Macerata", critica in modo deciso quelle che considera passerelle elettorali, specie da parte del sindaco Parcaroli, "che ora taglia nastri dopo cinque anni in cui ha subito passivamente le scelte della Regione, platealmente penalizzanti per il nostro ospedale. Chiedo al sindaco, che aveva pubblicamente dichiarato di incatenarsi se non fosse accaduto, quando verrà posizionata la prima pietra del nuovo ospedale di Macerata. Lo scorso ottobre Parcaroli ha persino abdicato al proprio ruolo di presidente della Conferenza sanitaria dei sindaci, lasciando il posto al sindaco di Civitanova. È rimasto e rimarrà a guardare".
Ripa, quindi, denuncia il silenzio del sindaco e della maggioranza rispetto all’Atto aziendale dell’Ast che "ha definitivamente indebolito l’ospedale di Macerata, decurtando le Unità Operative di Chirurgia, Pediatria e Pneumologia, creando una Unità di Chirurgia Vascolare a Civitanova quando all’ospedale di Macerata esistono sia la Medicina Vascolare che la Radiologia Interventistica. Mancava il terzo anello del circuito che è stato istituito, irrazionalmente, a Civitanova. Senza considerare il mancato interessamento per ricostituire posti letto di Malattie infettive".
Alla luce di ciò, le molteplici inaugurazioni degli ultimi giorni rappresentano "una grave presa in giro per i cittadini. L’eccezionalità e il clamore che si vuol suscitare – evidenzia il consigliere – sono chiaramente da riferire alla campagna elettorale in corso. In realtà sono tante le criticità irrisolte. Le liste di attesa per prestazioni strumentali e specialistiche, la turnazione territoriale della guardia medica notturna e prefestiva-festiva, spesso scoperta, che costringe i cittadini a recarsi lontani dal proprio domicilio o al pronto soccorso, con riflessi negativi sull’affollamento; la permanenza dei malati nelle aree del pronto soccorso – talvolta di diversi giorni – prima di accedere ai reparti di degenza. Per chiudere con il notevole ritardo accumulato per istituire le case della salute e gli ospedali di comunità, la mancata attivazione del fascicolo sanitario elettronico e l’ingiustificabile ritardo per il nuovo ospedale di Macerata".