"Il giusto peso alle attuali società idriche"

I sindaci dell'Ato 3 Macerata hanno scelto di impegnarsi in un braccio di ferro piuttosto che cercare una soluzione condivisa. I consiglieri di minoranza chiedono una gestione pubblica dei servizi idrici tramite una società consortile di secondo livello.

"Il giusto peso  alle attuali  società idriche"
"Il giusto peso alle attuali società idriche"

settimane i sindaci dell’Ato 3 Macerata hanno preferito impegnarsi in un braccio di ferro senza fine, ciascuno arroccato sulle proprie posizioni, anziché cercare la migliore soluzione condivisa per il territorio. Riteniamo questo atteggiamento molto grave, perché può portare ad un affidamento dei servizi idrici tramite gara, aprendo di fatto le porte ai privati". È la preoccupazione dei consiglieri della minoranza di Tolentino Città Aperta Massimo D’Este (Civico22) e Luca Cesini (Pd) sul fronte acqua. All’ultimo Consiglio comunale hanno presentato una mozione sulla gestione del servizio idrico integrato come "richiamo alle istituzioni preposte a trovare quanto prima un accordo che salvaguardi il mantenimento della gestione pubblica dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione nell’ambito territoriale maceratese". "Rispetto alla proposta del presidente Alessandro Gentilucci e del coordinatore provinciale di FdI, nonché presidente dell’Atac Massimo Belvederesi, i quali vorrebbero affidare il servizio ad una società consortile di primo livello, i cui soci sono i Comuni (con una quota residuale destinata alla rappresentanza delle società) - proseguono -, riteniamo invece preferibile l’affidamento a una società consortile di secondo livello, i cui soci sono le attuali società operative del servizio idrico integrato. Tale modello garantisce una continuità con l’attuale livello gestionale, nonché la gestione pubblica, assicurando a tutte le attuali società della provincia, tra cui anche la nostra Assm di Tolentino, il peso e la rappresentanza che spetta loro. Vogliamo e chiediamo di nuovo pubblicamente che il sindaco Mauro Sclavi si esprima chiaramente su quale posizione intenda collocarsi auspicando che sia la stessa di quella da noi illustrata in Consiglio comunale, ovvero la società consortile di secondo livello".