LUCIA GENTILI
Cronaca

Il grande cuore dell’Anffas Sibillini. Dall’orto didattico ai doni solidali: "La vita va oltre ogni disabilità"

Sono 32 le persone iscritte all’associazione che ha sede a Pian di Pieca di San Ginesio tra laboratori e attività lavorative. La presidente Antognozzi: siamo impegnati anche sul Dopo di Noi con un bando del Pnrr.

Il grande cuore dell’Anffas Sibillini. Dall’orto didattico ai doni solidali: "La vita va oltre ogni disabilità"

Sono 32 le persone iscritte all’associazione che ha sede a Pian di Pieca di San Ginesio tra laboratori e attività lavorative. La presidente Antognozzi: siamo impegnati anche sul Dopo di Noi con un bando del Pnrr.

Dall’orto didattico ai doni solidali, passando per gli apericena, RisorgiMarche e il grande progetto del Dopo di Noi. Tante sono le attività messe in campo alla Casa nel cuore dell’Anffas Sibillini (associazione nazionale di famiglie di persone con disabilità intellettive e/o relazionali), con sede a Pian di Pieca di San Ginesio. Le persone con disabilità iscritte all’associazione sono 32, di cui 21 partecipano assiduamente alle attività laboratoriali e di lavoro protetto. "Ogni anno nuove famiglie chiedono di partecipare: negli ultimi mesi l’orto didattico ha facilitato l’inserimento di tre giovani con disabilità", spiega la presidente Cinzia Antognozzi, mamma di Paola (una delle ragazze presenti da tempo). Per il territorio l’Anffas Sibillini si configura sempre più come "punto di riferimento".

Cinzia, cos’è l’orto didattico?

"È un progetto che piano piano stiamo realizzando nel terreno adiacente alla nostra struttura, nell’ambito del bando "Radici scoperte", finanziato anche dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese per promuovere l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità. Oltre alla serra adibita a semenzaio, una parte dell’orto è stato realizzato in sospensione per essere facilmente lavorabile da chi ha problemi a chinarsi, più facilmente visitabile da chi è in carrozzina ma anche più coinvolgente per i bambini e ragazzi che potranno visitarlo e sperimentare le attività. Il progetto, inserendosi nell’attività dell’associazione che già da anni propone percorsi di trasformazione, essiccatura e confezionamento, potrà rivelarsi un’ulteriore attività propedeutica all’inserimento lavorativo di persone con disabilità".

Altri progetti in corso?

"Di primaria importanza sono la realizzazione di prodotti e il confezionamento di doni solidali per tutte le occasioni, ma in particolare per il periodo natalizio, i cui introiti sono necessari per il finanziamento di tante delle nostre attività. Nell’ultimo anno si è rivelata vincente l’organizzazione degli apericena, appuntamenti settimanali di condivisione e inclusione alla Casa nel cuore. Di grande rilievo è anche la partecipazione a RisorgiMarche, che ci permette ogni anno di poter parlare di disabilità con un vasto pubblico cercando di generare consapevolezza e di raccogliere fondi per la nostra associazione. Fondamentale poi il progetto del Dopo di Noi, che ci vede impegnati con un bando Pnrr nel completamento del primo piano della Casa nel cuore con la realizzazione di due appartamenti che diventeranno palestra di vita in preparazione all’emancipazione dalle famiglie".

Sono previsti aiuti dallo Stato o andate avanti grazie alle donazioni e a tutte le attività che mettete in campo?

"Ancora oggi ci sosteniamo con le tante attività e donazioni che riceviamo, ma contemporaneamente ci stiamo attivando per una coprogrammazione e coprogettazione con gli enti locali per dare un orizzonte di più ampio respiro a tutte le persone con disabilità del territorio".

Qual è l’obiettivo principale? "L’aspetto fondamentale della nostra associazione è la tutela dei diritti delle persone con disabilità. In questo ambito si incardina "Progetto di vita" che tende a migliorarne la qualità predisponendo percorsi innovativi come Vita indipendente e Cohousing mirato".